F1 | Alonso e le debolezze di Hamilton

Lewis Hamilton, 2019

Fernando Alonso stima moltissimo Lewis Hamilton ma in una recente intervista ha anche sottolineato come il suo vecchio rivale inglese sia tutt’altro che perfetto. 

di Francesco Svelto |

 

 

 

Quello che desideriamo commentare in queste righe sono dei giudizi molto “interessanti” da parte di Fernando Alonso e rilasciati di recente alla BBC. Il pilota delle Asturie, reduce da una Dakar condotta – come al solito – con estrema caparbietà e motivazione, torna a parlare del suo ex compagno di squadra ai tempi della McLaren, quando lui era campione del mondo in carica di F1 e Hamilton un giovane deb di grandissime speranze.

Sappiamo poi come si sono evolute le cose. Alonso non ha trovato molta fortuna tra Renault, Ferrari e il ritorno in McLaren. Hamilton, invece, la fortuna l’ha avuta e se l’è costruita, arrivando a conquistare quelli che ad oggi sono ben sei titoli mondiali – e 84 vittorie – da esporre nella sua personale bacheca.

Ma Hamilton è tutt’altro che perfetto. Almeno secondo lo stesso Fernando Alonso.

Negli ultimi anni ha fatto un passo avanti. E’ più competitivo, più preparato ma ha ancora alcuni punti deboli che non sono stati ancora messi alla prova e che si possono scoprire quando lui è sotto pressione!

Sarebbe bello competere contro di lui in un vero combattimento. Magari i suoi punti deboli non sono tali, magari riesce a tenere sempre tutto sotto controllo, ma sarebbe bello scoprirlo.

Quando hai un buon pacchetto auto e i tuoi avversari si eliminano e estendi il tuo vantaggio in campionato, tutto sembra calmo. Ma le cose cambiano se sei indietro in campionato. Lo stress è diverso, gli errori sono diversi. Anche le tue comunicazioni radio sono diverse. Dovremmo vederlo quando c’è pressione su di lui!”.

La forza mentale e la capacità di reggere la pressione sono i punti cardini del discorso di Alonso. Ricordiamo come durante la stagione del titolo perso – il 2016 – contro Nico Rosberg abbia portato effettivamente l’inglese a subire uno stress mentale nettamente superiore. Ma da li in avanti abbiamo potuto vedere un altro Lewis Hamilton, più concentrato e determinato. “Più macchina che uomo”,  tanto per usare le sue stesse parole rilasciate qualche giorno fa in vista della prossima stagione.

E chissà che non sia il 2020 l’anno giusto per scoprire se Alonso ha ragione oppure no. Le premesse ci dicono che forse dovremmo aspettare ancora per verificarlo, tanta è la superiorità della Mercedes attuale e le (apparenti) difficoltà degli avversari che difficilmente si potranno assottigliare nel breve.

Magari dovremmo aspettare proprio il 2021, quando ci potrà essere il tanto atteso duello in pista? Difficile immaginare scenari di realtà ma sarebbe un sogno per gli appassionati. Di sicuro è il sogno di Alonso.

 

Francesco Svelto