Il team di Gene Haas ha vissuto un 2019 davvero deludente, che lo ha visto concludere al penultimo posto in classifica costruttori, davanti alla sola Williams. Probabilmente le molte aspettative createsi dopo un 2018 incoraggiante, terminato al quinto posto, hanno giocato un brutto scherzo a questa scuderia ancora molto giovane.
La vettura, la VF-19 si è dimostrata molto performante in qualifica, grazie anche alla grande potenza della Power Unit Ferrari. Se sul giro secco i due piloti riuscivano a dire la loro, in gara le condizioni cambiavano radicalmente.
La Haas per tutto l’anno non è mai riuscita a far funzionare correttamente le gomme, causando non pochi problemi per quanto riguarda la messa a punto.
Lo sviluppo durante la stagione non ha aiutato, anzi ha solo aumentato la confusione all’interno del team con i due piloti intenti a provare diverse configurazioni aerodinamiche senza mai trovare il giusto set up.
Capitolo piloti: Romain Grosjean e Kevin Magnussen sono stati autori di diverse brutte prestazioni durante tutto il campionato. Tantissimi errori ed incidenti hanno causato diversi grattacapi.
Il miglior risultato stagionale è un sesto posto ottenuto da Magnussen a Melbourne. I soli ventinove punti totalizzati in classifica sono veramente pochi per un team che aspirava a diventare leader a centro gruppo.
Di conseguenza, parte della responsabilità per gli scarsi risultati ottenuti è da imputare anche ai due piloti e non solo alla vettura.
Almost a clean sweep for K-Mag in 2019#F1 H2H @HaasF1Team pic.twitter.com/nmkWpfU7ZF
— Formula 1 (@F1) December 19, 2019
Anche per questo motivo, la riconferma dei due piloti da parte di Gunther Steiner è una scelta coraggiosa, che punta sicuramente sulla continuità, anche se poco condivisa. Magari con un Nico Hulkenberg senza volante, si poteva pensare a qualcosa di diverso per quanto riguarda la line-up.
Per il 2020 il team Haas si aspetta una decisa inversione di rotta, con la speranza di tornare a brillare come nel 2018.