La scuderia francese si trova di fronte ad una scelta importante per il proprio futuro: puntare tutto sul 2021 oppure migliorarsi nel 2020?
La stagione 2019 doveva rappresentare la definitiva consacrazione per Renault come team di alta classifica, dopo aver ottenuto il quarto posto in classifica nel 2018. Nonostante gli investimenti della casa madre e l’arrivo di un top rider come Daniel Ricciardo, la stagione si è rivelata molto più difficile del previsto. McLaren, tra l’altro cliente dell’azienda di Enstone, ha messo in pista una monoposto ottima sotto tutti i punti di vista che ha ottenuto il quarto posto senza grossi patemi.
I due piloti della R.S.19 sono indubbiamente due tra i più talentuosi della griglia, cioè Ricciardo e Hulkenberg, ma ciò non si è dimostrato sufficiente per raggiungere l’obbiettivo stagionale. Questa è un ulteriore prova che nella F1 moderna la qualità della monoposto ha molta più rilevanza del pilota che sta in macchina.
Nel 2021, come ben sappiamo, le squadre ripartiranno da zero. E tutti i team stanno risparmiando il più possibile sulla prossima stagione per investire nello sviluppo delle nuove F1. Farà così anche Renault?
Alain Prost ha spiegato che mentre i top team hanno budget a sufficienza sia per sviluppare normalmente la 2020 hanno anche soldi per progettare la 2021 senza tirare la cinghia, ma nonstante il gruppo Renault fatturi quasi 60 miliardi di euro l’anno la scuderia non ha le stesse possibilità economiche di Mercedes, Ferrari e Red Bull.
Di fronte a questa occasione i transalpini potrebbero optare per una redistribuzione delle risorse, dato che l’occasione di arrivare al 2021 con lo stesse disponibilità delle prime tre scuderie sembra troppo ghiotta per lasciarsela scappare. La decisione va presa in tempi abbastanza veloci, dato che i progetti delle F1 del 2020 sono ormai a buon punto e senza una linea ben definita si rischia di vedere sacrificata la prossima stagione senza vederne i frutti nel 2021.