F1 | Pirelli 2020 bocciate

I team hanno bocciato all’unanimità le gomme 2020 progettate da Pirelli. Nella prossima stagione si continueranno ad utilizzare le gomme versione 2019.

Tramite le FP1 di Austin e i test di Abu Dhabi le scuderie hanno avuto la possibilità di provare le Pirelli PZero progettate per la stagione 2020, e i piloti non hanno commentato in modo positivo.

Mario Isola ha difeso il prodotto della casa meneghina. Ha spiegato che la gomma fornisce meno grip all’inizio rispetto a quelle precedenti, ma è una cosa voluta. Attraverso questa caratteristica le temperature rimangono più basse, e la copertura ha una durata superiore sulle lunghe distanze.

Nonostante questo, i team hanno votato, all’unanimità, che le gomme che verranno utilizzate nella prossima stagione saranno quelle già usate quest’anno. Vediamo i perchè di questa decisione.

Nel 2021 saremo di fronte ad una rivoluzione nel mondo della F1. Le monoposto saranno completamente nuove e le gomme saranno da 18 pollici.

Le squadre stanno cercando di ridurre il più possibile i costi della stagione 2020, concentrando invece gli sforzi per la nuova generazione. Le monoposto 2020 saranno un evoluzione rispetto a quelle della passata stagione. Lavorare con una gomma che già si conosce permette alle squadre di sapere già dove indirizzare il lavoro, senza correre il rischio di ritrovarsi di fronte ad imprevisti.

Siamo di fronte ad una situazione abbastanza paradossale. Chiariamo subito una cosa: Non è la Pirelli a decidere come vengono progettate le gomme. La FIA decide che tipo di mescole vuole e la Pirelli le realizza. Se qualcuno non è soddisfatto del lavoro fatto deve lamentarsi con l’organo che organizza il campionato e non con chi costruisce le gomme.

Il lavoro da fare su questo aspetto dovrebbe essere molto diverso. La prima cosa da fare è dare totale libertà di scelta ai team nella scelta delle strategie in qualifica in gara, senza obblighi di partenza o di pit stop. Sembra azzardato, ma lasciare agli strateghi la possibilità di decidere come e quando cambiare darebbe uno sprint allo spettacolo non indifferente. Sono anni che si ragiona nel modo opposto, e i risultati sono davanti agli occhi di tutti.