Sabbatini e i sospetti Ferrari: “In F1 si può fare ciò che non è vietato!”

Alberto Sabbatini a Pit Talk ha parlato dell’argomento clou di questi giorni legato alla presunta irregolarità della power unit Ferrari specificando che tutto ciò che non è vietato si può fare.

| di Luigi Calligari

Il trend topic della settimana e quindi anche della nostra puntata – ovvero le accuse di presunte irregolarità del motore Ferrari – Sabbatini afferma:

L'immagine può contenere: Alberto Sabbatini, con sorriso, persona seduta, scarpe e spazio all'aperto

“Il concetto è che nella F1 non vige la regola che tutto quello che non è esplicitamente concesso è vietato. Vige il contrario, quello che non è vietato si può fare sino a nuova regola o fino a quando qualcuno non protesta.

Il concetto è che in F1 la ricerca tecnica serve a sviluppare sempre nuove idee per trarre il massimo dalla macchina e stare un po’ borderline, nei limiti del regolamento, una disposizione che aveva dato anche Marchionne qualche anno fa perché la Ferrari nel dubbio faceva qualcosa in meno.

In tanti hanno escogitato soluzioni borderline che erano sul filo della regola. Secondo me la Ferrari ha escogitato qualcosa nel rispetto della regola e quando gli altri hanno capito che la Ferrari aveva un vantaggio hanno iniziato a protestare!

Ad Austin la Ferrari non ha offerto una grande prestazione e questo ha certamente alimentato i dubbi dopo la direttiva della FIA. Secondo il direttore bisogna aspettare una controprova ovvero il Gran Premio del Brasile per valutare se ci sono cambiamenti nel motore.

La Ferrari nel Gran Premio degli Stati Uniti non ha trovato il corretto assetto con Leclerc visto che le gomme non funzionavano e non c’è la controprova di Vettel che si è dovuto ritirare molto presto per il cedimento della sospensione posteriore destra.

A corollario dell’intervento di Sabbatini, vi proponiamo l’ultima provocazione ai danni della Ferrari da parte del giornalista inglese Peter WindsorF1 | Le accuse di Windsor: Ferrari irregolare, guadagnava fino a 70 cavalli!

Luigi Calligari