F1 | Polemiche Ferrari Honda – Ecco perché due flussometri in serie

La FIA corre ai ripari e introdurrà dalla prima gara del 2020 il doppio flussometro su tutte le vetture che prenderanno parte al Campionato.

di Antonio Granato


Se ne parla ormai da settimane delle accuse di presunte irregolarità che Mercedes e Red Bull avevano mosso (non ufficialmente) nei confronti della Ferrari e del utilizzo del suo sistema di gestione del carburante. Già abbiamo trattato in altri articoli quali sarebbero le accuse e il presunto metodo non regolare: https://www.f1sport.it/2019/11/f1-ferrari-ed-il-flussometro-della-discordia/. 

Ora la Federazione per eliminare ogni polemica, ogni sospetto e anche ogni possibilità effettiva di aggirare il regolamento introduce, dal 2020 un secondo flussometro sulle vetture. Ma in che modo questo secondo dispositivo dovrebbe eliminerebbe ogni zona grigia in cui i team potrebbero trovare spazio per introdurre più carburante in camera di scoppio?

Soluzione semplice e geniale allo stesso tempo. Se l’accusa era quella di aver trovato un modo di immettere più carburante, lavorando sul quel margine temporale di un secondo tra una lettura e l’altra effettuata dal flussometro, mettendone due flussometri in serie si aumenta, di fatto, la frequenza di lettura sulla medesima linea di scorrimento del flusso. Questo, competerebbe che la presunta irregolarità ora dovrebbe verificarsi, per non essere ravvisata, in sincronia non solo con uno dispositivo di controllo, ma con ben due, rendendo, come detto, praticamente impossibile altri raggiri.

La FIA in questo modo ha fatto l’unica cosa che poteva effettivamente fare. D’altronde finché non esistono i mezzi per constatare un’irregolarità, questa non è punibile e l’unica contromisura rimane quella di aumentare le verifiche o idearne di nuove.