F1 | Ferrari ed il flussometro della discordia

Il motore della Ferrari e il suo flussometro restano, per il momento, osservati speciali ed in particolar modo da parte degli avversari della Rossa, vale a dire Red Bull e Mercedes.

di Antonio Granato

Oggetto della polemica innescata dagli avversari della Ferrari è stato l’utilizzo improprio del flusso di benzina che viene misurato dal flussometro omologato dalla FIA. Ma vediamo precisamente in cosa consiste la pratica contestata che sarebbe stata utilizzata dal team italiano.  Secondo le accuse formulate, infatti, la Ferrari immetterebbe più benzina nel motore sfruttando l’intervallo di tempo che intercorre tra una lettura e l’altra del flusso eseguita dal flussimetro FIA. Questo elemento, che misura quanto carburante viene fatto passare dal serbatoio al motore (si trova all’interno del serbatoio) esegue delle letture ad intervalli regolari di un secondo l’una dall’altra.

Come ci aveva spiegato l’Ing. Giorgio Stirano a Pit Talk :

“Sostanzialmente la lettura è costante ma qualsiasi campionatura viene fatta con una certa scansione. Faccio l’esempio dell’elicottero in tv quando si vede con le pale ferme, perché vuol dire che il giro delle pale dell’elicottero ha lo stesso tempo della tv.” 

Gli avversari, infatti,  contestano alla Ferrari di aumentare la portata di carburante subito dopo una lettura e abbassarlo ai valori consentiti, poco prima della lettura successiva.

Molto interessante ed assolutamente esplicativo è il filmato realizzato da Chrono GP della Vandone Film che anche in questa occasione graficamente spiega come il presunto raggiro avverrebbe.

Dal canto suo, la Federazione ha fatto sapere, tramite Direttiva Tecnica, che il limite imposto dal regolamento dei 100 kg/h istantanei è da considerasi tra una lettura e l’altra del flussometro… certo, sembra un ovvietà, ma se da una parte sembra anche una “ciambella di salvataggio” gettata verso la Ferrari, dall’altra sembra anche un ammonimento e un richiamare l’attenzione su certe pratiche.

Ad alimentare poi la polemica ci hanno pensato le prestazioni non brillanti della SF90 ottenute proprio in Texas, subito dopo l’emanazione della Direttiva Tecnica. Una strana coincidenza questa va ammessa e che abbiamo già ampiamente analizzato in questo articolo https://www.f1sport.it/2019/11/f1-la-ferrari-il-motore-e-quel-dubbio-legittimo-degli-avversari/

Certamente se da una parte la Direttiva Tecnica ha ribadito che il limite di portata da intendersi valido è tra le due letture consecutive, dal punto di vista sportivo, questa pratica sembrerebbe un espediente tecnico utilizzato chiaramente per raggirare una norma che ha l’intenzione di fissare la portata a 100kg/h. Su quest’ultimo aspetto poggiano le recriminazioni della concorrenza che hanno manifestato in modo più o meno duro le loro rimostranze.

Se poi questo espediente possa essere effettivamente tecnicamente applicabile è anche oggetto di discussione e di alcuni dubbi come quelli espressi dall’Ing Stirano in questa nostra intervista: https://www.f1sport.it/2019/11/f1-stirano-sul-flussometro-ferrari-non-crede-sia-possibile-aggirarlo/

Dal mio personale punto di vista, un limite è un limite e seppur si trovi la strada di raggirare due letture che certifichino questo limite un comportamento del genere andrebbe sanzionato. Certo è che la Federazione dovrebbe muoversi immediatamente per porre rimedio e non permettere l’utilizzo di stratagemmi che possano eludere i controlli e limiti imposti. Ovviamente se c’è un’infrazione questa va dimostrata e con i mezzi, ora, in possesso dalla Federazione sembra che tutto ciò non sia dimostrabile e pertanto non sanzionabile ed infine, quindi, regolare… questione di punti di vista…