domenica, Febbraio 9, 2025

F1 | 2021, un’occasione persa

Ieri sono state presentate le nuove monoposto e i regolamenti dal 2021 in poi. Se dal punto di vista tecnico ci sarà sicuramente più spettacolo, i regolamenti su budget cap e limiti allo sviluppo non convincono.

Quando la F1 è stata acquistata da Liberty Media, c’era grande interesse sul come sarebbe stato gestito l’aspetto dello spettacolo in pista. Gli americani, come ben sappiamo, sono dei maestri in questo. Non li batte nessuno. A che prezzo però?

Prendiamo il campionato automobilistico americano più famoso: l’Indycar. Ad ogni gara sorpassi e lotte sono assicurati, ma dal punto di vista tecnico la battaglia è pressochè nulla. I telai sono tutti prodotti da Dallara, l’aerodinamica è uguale per tutti e i motoristi sono solamente due: Honda e Chevrolet.

La storia della F1 è completamente diversa. L’evoluzione di questo sport è dovuta alla libertà di sviluppo che gli ingegneri hanno avuto negli anni, e che con il tempo si sta riducendo sempre di più. Con il nuovo regolamento la libertà di movimento ci sarà, ma sarà minore rispetto ad adesso.

Verrà introdotto per la prima volta il budget cap. In FIA sono convinti renderà la lotta più serrata. Da quando verrà introdotto? 1 gennaio 2021. I team già da ieri stanno lavorando al progetto. Notate qualche paradosso?

Le differenze tra i team, dal punto di vista economico, rimarranno. Le monoposto con cui inizierà il 2021 verranno realizzate senza budget cap, quindi chi ha di più lo spende (giustamente). Poi, anche quando entrerà in vigore il tetto di spesa, il gap tra i top team e gli altri non verrà eliminato. Sulla monoposto Ferrari o Mercedes lavoreranno comunque squadre di ingegneri più preparate e più esperte rispetto a quelle di Haas o Racing Point. E la differenza si noterà.

Ci saranno limiti allo sviluppo delle monoposto. Anche qua parliamo di una snaturazione del DNA di questo sport. Lo sviluppo e il miglioramento sono il pane di questa categoria. Limitarlo vale a dire trovare le prestazioni delle monoposto uguali per tutta la stagione, senza che nessuno possa migliorare il suo progetto in corso d’opera. Bisogna fidarsi della galleria del vento e del CFD (quelle poche volte che sarà concesso utilizzarli, sia chiaro).

I motori saranno gli stessi. Uno degli obbiettivi del nuovo regolamento è favorire l’entrata di nuovi competitor. È dal 2014 che le aziende non si dichiarano interessate ai motori di F1. Il perchè? Non è costruito con delle tecnologie riutilizzabili in ambito stradale. Semplificare le attuali power unit, andando incontro alle richieste di chi si era dimostrato interessato, avrebbe facilitato non di poco l’entrata di fornitori. Oggi ce ne sono solamente 4, veramente pochi.

Il parco chiuso entrerà in vigore già dalle FP3. Potremmo tranquillamente eliminare la terza sessione di libere dal programma del weekend. Se non si può cambiare l’assetto durante le prove libere si perde tutto il senso di avere un terzo turno. Per rendere le gare più entusiasmanti sarebbe bastato rimuovere del tutto il parco chiuso, in modo tale da avere un assetto da qualifica e uno da gara.

Queste nuove regole però devono ancora essere perfezionate, prima della loro entrata in vigore. La speranza personale è che vengano fatti dei passi in avanti riguardo al format del weekend di gara e della libertà in pista dei piloti, dato che sono questi gli elementi principali per uno spettacolo gradevole e non arteffato.

Tommaso Magrini
Tommaso Magrini
Editore di F1Sport.it Studente in Operatore Giuridico d'Impresa presso l'Università degli Studi dell'Aquila. Mail: tommasomagrini@f1sport.it

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