F1 | Messico: Ferrari paga ancora dazio in strategia

Il Gran Premio del Messico regala la piazza d’onore alla Ferrari di Vettel ma una strategia inspiegabile nega a Charles Leclerc qualsiasi velleità per combattere per il podio. Ad ogni modo la competitività Ferrari non era sufficiente per contrastare il passo Mercedes.

 

di Francesco Svelto |

 

Ferrari protagonista di un’ottima partenza. O meglio, forse lo spunto non è perfetto per entrambi, com Hamilton che si mette nella scia di Leclerc. Ma è Vettel il vero protagonista dello start che, con una manovra dura ma corretta, si mette nelle ruote del quasi sei-volte campione del mondo con un cambio i traiettoria verso la Mercedes, e impedisce a quest’ultima di sfruttare la scia della nr.16 e avvantaggiarsi in vista della prima curva, lontanissima.

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Strategia differente per le due rosse. Leclerc si ferma al giro 15 per montare un altro set di medie ed è chiaro da subito che sarebbe andato su due soste. Vettel no, va avanti per altri circa 20 giri. Ma è proprio in questa fase che Leclerc è protagonista di tempi non positivi che non fanno sperare nulla di buono. E come infatti, nonostante le coperture più fresche degli altri, il monegasco non riesce a trarre vantaggio.

Leclerc, dicevamo, è stato l’unico a scegliere una strategia a due soste. Una strategia rivelatasi fallimentare col senno di poi in quanto le gomme non degradavano cosi come in Ferrari credevano. E, ad ogni modo, una scelta particolare visto che la Mercedes era chiaro che andasse su una strategia ad una sosta con entrambe le macchine. E’ plausibile, comunque, che i dati raccolti venerdi abbiano indirizzato le scelte verso la differenziazione delle modalità di pit-stop però oggi il rendimento delle coperture era davvero diverso, con meno degrado e meno graining di quello che si pensava. Gli altri lo hanno capito, la Ferrari evidentemente no (e Leclerc è parso anche un po’ adirato sul tema a fine gara, dicendo: “Forse dovrei essere un tantino più decisivo io per le strategie!“).

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Vettel, dal canto suo, è stato protagonista di una gara davvero consistente. Il tedesco ha avuto un ottimo passo in gara e ha saputo gestire le gomme in maniera eccellente. Questa è una delle doti di maggiore spicco in questo momento della carriera di Vettel.

C’è da dire comunque che il tedesco della Ferrari è stato avanti al compagno di squadra per tutto il weekend, ovviamente qualifiche escluse (ma sappiamo gli episodi particolari che hanno caratterizzato quella sessione). La sua esperienza e le sue doti sono venute fuori particolarmente in questo weekend messicano dove le condizioni meteo e in generale della pista non sono state lineari e costanti per tutto il weekend.

In linea generale la Ferrari si sta dimostrando molto più competitiva, realmente più concreta almeno rispetto all’inizio di stagione (le pole-position lo dimostrano) ma evidentemente non abbastanza per contrastare lo strapotere Mercedes nelle fasi di gara.

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Appuntamento a tra sette giorni in quel di Austin per il GP degli Stati Uniti.

 

Francesco Svelto