F1 | L’ammissione di Vettel: “Non ho rispettato gli ordini!”

Vigilia del GP del Giappone affidata alle parole dei piloti. Le attenzioni sono tutte per gli alfieri Ferrari Sebastian Vettel e Charles Leclerc hanno modo di tornare sugli episodi di Sochi, per metterci una pietra sopra.

Filippo Toffanin

Accordo o non accordo? Malizia del tedesco in salsa Multi-21, ingenuità del giovane rampante, o entrambe? Qualsiasi sia il vostro (retro)pensiero sui fatti di Sochi, a Maranello regna la serenità. Pace fatta, tregua, o teatrino di facciata che sia lo scopriremo domenica all’alba. Nel frattempo, solleticati dalle curiosità dei media, entrambi hanno messo la parola fine alla querelle russa. Ad iniziare da Sebastian Vettel.

“Si, è tutto chiaro. Naturalmente parliamo tra di noi. C’è stata una conversazione, ma ce ne sono state anche delle altre. Non farei tutto questo rumore su questa storia. Da parte mia, non posso essere soddisfatto del risultato. Che tipo di accordo ci fosse o meno, o chi avesse ragione o torto, forse non è così importante. Ho ricevuto un ordine per scambiarci le posizioni, e non l’ho rispettato. E sicuramente non è stato corretto“.

Particolarmente sofferta la concorrenza del compagno di squadra per l’ex-pilota Red Bull? Così non sembra.

“Non credo avrebbe cambiato la situazione se ci fosse stato qualcun altro in macchina al posto suo. Charles sta facendo un gran lavoro, ma credo sia prima di tutto una gara contro te stesso e poi gli altri. In quel senso ho sicuramente faticato ad estrarre quanto ho di buono in me”.

Leclerc Binotto Vettel

Il quattro volte campione del mondo ha poi rimarcato i progressi della SF90.

“Credo ci siano state anche delle cose positive in Russia. Per la prima volta quest’anno avevamo un passo gara molto, molto buono rispetto alle Mercedes. In altre gare siamo stati davanti a tratti, ma in generale siamo sempre stati un po’ più lenti. Insomma, ci sono note positive ed altre un po’ meno”.

Da par suo Charles Leclerc, sei pole position e due vittorie in stagione, ribadisce la centralità del team.

“Penso sia chiaro dall’inizio della stagione – dobbiamo rispettare gli ordini di squadra. Abbiamo avuto una discussione ed ora è tutto chiaro. Ovviamente da fuori può essere sembrato qualcosa di enorme, ma non lo è stato. La situazione non era chiara per entrambi i piloti all’inizio della gara, e penso sia stato il fattore determinante. Ne abbiamo parlato, per fare in modo che situazioni simili non si ripetano in futuro“.

Premesse per duelli che a Suzuka portano alla memoria altre memorabili singolar tenzoni. Si spera, stavolta, a radio spente.

Filippo Toffanin