Una Ferrari sugli scudi si appresta a vivere da protagonista la gara russa ma attenzione alla possibile strategia Mercedes che domani partirà con gomme medie. Le Frecce d’Argento hanno un potenziale vantaggio sulle Rosse alla fine del loro primo stint di gara.
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
Le qualifiche del GP di Russia si sono concluse con una roboante prestazione di Leclerc, manco a dirlo, e della Ferrari. Le Rosse di Maranello hanno ottenuto una prima e seconda fila, distanziate tra loro di circa quattro decimi e mezzo (lo stesso distacco che Leclerc ha dato a Hamilton, questione di pochi millesimi).
E’ la Mercedes però a destare non poche preoccupazione ai ferraristi per la gara di domani.
Facciamo una premessa. Il passo gara mostrato ieri, venerdi, dalla Ferrari, è stato a dir poco incoraggiante. Soltanto sul finale Hamilton ha saputo stampare dei parziali con le medie che hanno dato da pensare a non pochi addetti ai lavori ma è da capire quanto ancora ne avesse la Ferrari.
Ma non è tanto questo l’aspetto da tenere sott’occhio in vista della gara di domani quanto il fatto che la Mercedes, in Q2 oggi, ha stabilito il proprio tempo con le gomme a mescola media.
Che vuol dire una cosa del genere in vista di domani ?
Innanzitutto partiamo dal fatto che i contendenti alla vittoria (escludiamo un attimino la Red Bull dal discorso, salvo eventi eccezionali) avranno a disposizione i medesimi set di gomma nuovi e usati, come comunicato da Pirelli poco fa :
https://twitter.com/pirellisport/status/1177988441579118592?s=20
Come ha dichiarato Mario Isola in mattinata, l’asfalto di Sochi è molto particolare. In Pirelli usano due indicatori di porosità per valutare i manti dei tracciati e i valori della Russia si contrastano un po’.
Tuttavia il valore dichiarato di gap tra le medie e le soft che monteranno rispettivamente Mercedes e Ferrari al via domani, è di circa 6 decimi. Il che si traduce in un vantaggio da parte di Ferrari sul potenziale tempo sul giro ma, allo stesso tempo, nella possibilità di Mercedes di allungare il primo stint di diversi giri rispetto ai ferraristi.
Ricordiamo le scorse edizioni del GP di Russia. CI si fermava una volta sola e le mescole erano di un livello successivo (verso il morbido) rispetto a quelle portate quest’anno.
Queste considerazioni ci portano a pensare che la Ferrari dovrà capitalizzare al massimo il vantaggio della mescola nei primi 20 giri circa (forse qualcuno in più) della gara russa per poi gestirlo dopo il pit-stop, quando la Mercedes si troverà verso la fine del suo primo stint. Allo stesso tempo la Ferrari dovrà tenere a bada le sue nuove gomme perché – inevitabilmente – le dovrà gestire fino a fine gara tenendo conto che gli avversari avranno compound più freschi a disposizione.
Insomma, Ferrari sugli scudi. Le premesse per fare bene ci sono tutte ma tra le Rosse e la vittoria c’è di mezzo la strategia delle Frecce d’Argento.
Francesco Svelto