I piloti di F1 hanno dichiarato di essere contrari all’idea di mini gare al posto delle qualifiche, non reputandole la soluzione ai problemi della F1.
Qualche giorno fa abbiamo parlato della decisione di introdurre nel 2020 dei mini-GP per vivacizzare lo spettacolo, soprattutto nelle piste in cui è difficile sorpassare. Il nuovo format dovrebbe essere testato in Francia, Olanda, Cina e forse in una quarta pista non ancora identificata.
La decisione ha spaccato in due il paddock. Mentre qualche addetto ai lavori si è dimostrato interessato, i piloti sono fortemente contrari. I 20 protagionisti del campionato pensano infatti che questa proposta non vada accolta perchè aprirebbe la porta ad altre idee lontane dal DNA della F1.
Nella conferenza stampa di oggi erano presenti Magnussen, Bottas, Kvyat, Raikkonen e Stroll. Il loro pensiero al riguardo non è positivo.
Il pilota della Haas, con una frase molto breve, ha dichiarato che le qualifiche attuali sono altamente spettacolari e quindi non è una buona idea rimuoverle.
Lance Stroll ha invece detto che una gara di 100 km con le F1 attuali andrebbe a creare un trenino molto più noioso del turno di qualifiche che si svolge attualmente e quindi l’idea non è intelligente e non porterà benefici allo show.
Raikkonen, il più anziano in sala stampa, ha detto che se dovesse cambiare qualcosa, preferirebbe tornare alle qualifiche dei primi anni 2000, cioè senza tre sessioni separate. Anche dal suo punto di vista introdurre delle mini gare vale a dire snaturare questo sport in maniera netta.
Kvyat ha affermato che questa soluzione non risolverebbe i problemi che ha la F1 in questo momento. Il russo pensa che per rendere il Circus più divertente non serva creare uno spettacolo artefatto, ma fare in modo che le monoposto siano più vicine a livello di performance attraverso il regolamento tecnico, e permettere ai piloti di spingere maggiormente in gara tramite il regolamento sportivo.
Infine Bottas ha fatto un ragionamento guardando al 2021. Il pilota Mercedes ha ricordato che è inutile avere le monoposto più veloci di sempre se poi non è possibile sfruttarle in qualifica, uno dei momenti del weekend che i piloti amano.
Oltre a loro in questi giorni anche altri piloti, in primis Hamilton e Vettel, hanno respinto la proposta. I motivi sono perlopiù gli stessi, anche se Hamilton ha detto, con una affermazione molto forte, che non può decidere le regole di questo sport chi non ha mai guidato una F1 o guarda a quest’ultimo solo con fine di lucro. Il 5 volte campione del mondo non ha detto niente di diverso da ciò che pensiamo noi appassionati, che possiamo solamente stare a guardare, e poi commentare.
