Binotto ha parlato alla stampa dopo la riunione di ieri presso la FIA. Tra i temi affrontati l’introduzione dei mini-GP in quattro gare della stagione per aumentare lo spettacolo.
Ieri c’è stata una riunione molto importante per la stesura dei regolamenti 2021. Oltre a questo le sqaudre si sono riunite per parlare di come aumentare lo spettacolo in pista già nel brevissimo periodo. Liberty Media e FIA hanno proposto l’introduzione dei cosidetti mini-GP, un format nuovo per la F1. L’idea è quella di far disputare, invece della qualifica, una gara di 100 km (circa un terzo della gara completa). Lo schieramento si baserà sulla classifica iridata inversa. Il risultato sarà lo schieramento in griglia per la gara di domenica.
Questo format verrà sperimentato in quattro GP del 2020. Si pensa a Cina, Spagna, Francia e Olanda. Questi quattro circuiti sono caratterizzati dalle poche possibilità di sorpasso in tutta la pista. Per ovviare al poco spettacolo che si verrebbe a creare si è pensato di introdurre questa alternativa.
Per introdurre queste novità serve che tutte le squadre siano d’accordo. Binotto, team principal Ferrari, ha dichiarato che tutti i team sono d’accordo, Cavallino compreso. Perciò verrà introdotta questa novità.
Sappiamo che gli americani sono dei maestri nel creare spettacolo. Qualunque sport, dall’NBA al Super Bowl, è molto spettacolare e non lascia spazio alla noia. Il rovescio della medaglia riguarda l’autenticità di ciò che si guarda.
Questa idea è stata proposta data la necessità di non annoiare il pubblico in quelle determinate tappe. La domanda da porsi è questa: Perchè il pubblico si annoia? Se la volontà è quella di creare spettacolo non si dovrebbe correre in dei circuiti famosi per non dare possibilità di sorpasso. Quando è stato firmato il contratto con Zandvoort sia FIA che FOM sapevano benissimo che il circuito era tortuoso, stretto e senza possibilità di divertire piloti e spettatori. Anche il Paul Ricard non è famoso per dare spettacolo, anche perchè è una pista concepita per fare sessioni di test e non Gran Premi.
La motivazione è puramente economica, ovviamente. Ma se è così importante aumentare i ricavi, perché non farlo in altro modo?
Le gare più spettacolari di questa stagione si sono verificate nei circuiti storici della F1. Parliamo di Silverstone, Spielberg, Spa e Monza. Non cito Hockenheim perchè il fattore meteo è stato troppo importante per poter dare un giudizio obiettivo. Mantenere i circuiti storici e allo stesso tempo trovarne di nuovi in grado di offrire sorpassi e lotte non è una missione facile, ma se l’obiettivo è quello di aumentare il pubblico non è questa la strada da percorrere.
Il format delle mini gare è usato già nelle categorie minori, che però utilizzano già delle parti standard e la competizione è più fra piloti che fra scuderie. Introdurre questa novità vorrà dire compiere il primo passo verso la snaturazione di questo sport.
Il concetto base deve essere molto semplice: chi è più veloce vince. Si può essere più veloci degli altri in tanti modi, tramite la macchina, il pilota o la scuderia. Queste forzature non fanno altro che rimuovere la meritocrazia e lo spirito di una competizione basata sui millimetri e sui millesimi di secondo.
C’è la seria possibilità, tramite il 2021, di riportare questo sport ai tempi d’oro. Se FOM e FIA hanno intenzione di farlo, devono evitare di far diventare la F1 “prefabbricata”, favorendo le vere lotte in pista, possibilmente dove l’asfalto non è così stretto da rendere la gara una processione.