La Ferrari in Ungheria rimedia la più brutta sconfitta stagionale. Il podio di Vettel oscura soltanto una situazione di empasse tecnica divenuta ormai cronica e senza apparente via d’uscita.
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
Ce lo si aspettava. Forse non in questi termini ma una batosta sul circuito di Budapest, per la Ferrari, era stata ampiamente messa in preventivo alla vigilia.
I numeri però sono stati impietosi per la scuderia di Maranello, con Leclerc e Vettel che mai si sono resi protagonisti per attaccare le posizioni di vertice.
Complice i guai accaduti a Bottas, Sebastian Vettel raggiunge il mattatore di Budapest e leader del mondiale – Lewis Hamilton – e Max Verstappen sul podio. Ma c’è poco da stare allegri. La SF90 ha dimostrato di non avere minimamente il passo dei protagonisti, con la Red Bull che ormai – come anche ribadito da Toto Wolff alla vigilia – si sta dimostrando costantemente più veloce della Ferrari. Ed ora anche la piazza d’onore della Rossa in classifica costruttori comincia a diventare seriamente traballante.
La gara delle Ferrari è stata tutt’altro che divertente. Come anticipato nel nostro articolo di stamattina, la Ferrari ha optato per scelte strategiche differenti: entrambi i piloti in rosso partivano con gomme gialle (mescola media) ma Leclerc si è fermato una sola volta montando le medie mentre Vettel ha prolungato in maniera incredibile il suo set di medie per montare le soft oltre metà gara.
Il risultato di tale strategia è un sorpasso di Vettel consumato nel penultimo giro di gara ai danni del compagno di squadra in evidente crisi di gomme e incapace di reagire. A fine gara le due Ferrari hanno concluso a oltre un minuto – quasi doppiate – dal vincitore della gara, Lewis Hamilton. E’ il distacco più pesante della stagione e c’è tanto da riflettere.
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Ora la pausa estiva e poi la ripresa delle ostilità su due piste potenzialmente amiche delle Rosse: Spa e Monza. Ci vorrà un assetto molto scarico, sono piste che premiano la velocità di punta e il basso drag. Entrambe caratteristiche che la Ferrari ha nelle sue corde. Vedremo come andrà ma la situazione, al momento, è oltre che pesante.
Francesco Svelto