F1 | Ciccarone sul 2021: “Convergenza tecnica ma non economica!”

Si va verso una nuova F1, con innovazioni regolamentati e novità che potrebbero renderla sempre più spettacolare. Il commento di Paolo Ciccarone intervenuto a Pit Talk.

di Francesco Svelto |

Uno dei passaggi di Paolo Ciccarone, intervenuto nell’ultima puntata di Pit Talk, ha riguardato un aggiornamento su ciò che sta accadendo ai tavoli decisionali in vista dei regolamenti 2021.

Tavoli decisionali che dovranno ben presto – entro ottobre – trovare una via di risoluzione altrimenti si rischia di dover rimandare tutte o parte delle proposte agli anni a venire.

Dopo la Germania è emerso che si è ancora lontani dal raggiungimento di un accordo di massima soprattutto per i temi economici.

Strada leggermente più in discesa per quanto riguarda le scelte legate al regolamento tecnico, per cui si dovrebbe protendere per una riduzione degli effetti negativi dell’aerodinamica in scia.

“Si va effettivamente verso il togliere importanza all’aerodinamica esterna della macchina – carrozzerie, alettoni – e dare più importanza all’aerodinamica del fondo. 

Tutti sanno, e da tempo, che l’aerodinamica attuale con tutte le sue complicazioni, costano tantissimo. Gli alettoni di Mercedes e Ferrari, per intenderci, costano tra i 450.000 e i 480.000 euro.

Si cercherà di evitare ulteriormente queste sofisticazioni e fare in modo che le macchine che sono in scia l’un l’altra, grazie alla deportanza del fondo, abbia perdite relative stimabili intorno al 20% piuttosto che al 40/60% com’è attualmente.

Le macchine attuali, quando seguono, è come se tendessero a far sollevare il muso, quindi si perde carico e le gomme, di conseguenza, strisciano in maniera diversa – anomala – sull’asfalto, tendono a perdere aderenza e efficienza!”.

Ma c’è anche altro.

“Poi si parla di rifornimenti. Ora il problema alla base per questo è che per re-introdurre i rifornimenti in gara bisogna togliere il flussometro e altri concetti che finora l’hanno fatta da padrone in F1. Esempio: la potenza massima, la quantità di benzina disponibile, ecc. E poi bisognerebbe buttare circa metà del telaio…”.

Per chiarezza, ricordiamo che i telai attuali sono concepiti con serbatoi atti ad ospitare tutto il carburante per la gara e sono oggettivamente enormi, andando a impattare sugli spazi e gli alloggiamenti dedicati agli altri componenti che sono sotto la scocca.

Infine un passaggio sui mancati accordi (manco a dirlo) sui temi puramente economici:

“La F1 continua a generare sempre meno introiti da dividere poi per le squadre. E le domande su come dividerli, sulle percentuali e sulle strategie per il futuro, queste son tutte cose che sono sui tavoli di discussione e che nessuno sa come affrontare.

Ricordiamo poi che su certi argomenti, grazie al Patto della Concordia in scadenza 2020, vige la maggioranza relativa o addirittura assoluta. Maggioranza che ad ora non hanno ancora trovato!”.

La F1 cerca una nuova identità.

Francesco Svelto