F1 | Silverstone: Red Bull, non è tutt’oro quel che luccica

Conclusasi il movimentato e palpitante GP di Gran Bretagna, si tirano le somme dopo l’ennesima doppietta Mercedes. La Red Bull sempre più solida, rammaricata dal mancato podio.

di Giuseppe Piccininni

Si tirano le somme del GP britannico, vinto da un fortunato, ma sempre devastante Lewis Hamilton che vola verso il sesto titolo mondiale.

Una gara al cardiopalma, ricca di episodi e lotte al limite, che oggi ci hanno fatto emozionare anche tra i top team. Red Bull ha mostrato i muscoli con il suo motore Honda, ma altalenante nel corso del weekend, vedendo un insolito Pierre Gasly al comando delle FP1, ma che è rimasta sottotono rispetto agli altri top team nel resto delle libere.

Lo stesso Max Verstappen ha affermato l’inferiorità in qualifica, ma la consapevolezza di potersela giocare in gara.

La soddisfazione in qualifica arriva in virtù del quarto (Max Verstappen) e quinto (Pierre Gasly) posto, davanti alla Ferrari di Seb Vettel, che vede anche il pilota olandese a soli +0.183 secondi di distanza dal poleman Valtteri Bottas.

Gara stupenda su tutti i fronti, la scuderia di Helmut Marko è stata in costante lotta con le Ferrari, con un infiammato duello tra Charles Leclerc e Max Verstappen, che hanno un conto in sospeso dal GP austriaco e anche oggi non hanno mancato l’appuntamento, vista la determinazione che ci mettono nel combattere tra loro gli “young boys” di questa F1.

Una Red Bull molto solida in gara, con un Gasly finalmente a livello del compagno di squadra, che ha dato fastidio alle Ferrari sin da subito, in grado di rimanere sul ritmo del suo compagno di squadra e di completare un weekend di tutto rispetto. È emerso il talento che abbiamo visto nelle scorse stagioni da parte del francese.

Gara condizionata dalla safety car, che ha favorito momentaneamente Max Verstappen nella irruenta lotta con Charles Leclerc, grazie ad un pit-stop sotto regime. Un Verstappen sempre più al top, che si dimostra maturato, che non commette più errori e fa valere tutta la sua forza curva dopo curva, supportato da una monoposto che pare in grande crescita, anche grazie al sorprendente motore Honda.

Non è tutt’oro quel che luccica, poiché nonostante un martellante Verstappen nel corso della gara, dopo aver raggiunto e superato Sebastian Vettel (terzo in quel momento), è stato vittima di un tamponamento proprio da parte del tedesco alla guida della Ferrari, che a causa di errore di valutazione ha “cannato” il possibile controsorpasso, colpendo il giovane olandese e rovinando la gara di entrambi (il tedesco è finito fuori dalla zona punti).

Gasly per la prima volta davanti al compagno di squadra (quarto), si è dimostrato affidabile e ha giocato tutte le sue carte, rimanendo sempre sui tempi degli altri top e anche difendendosi dai possibili attacchi.

A prescindere dal podio mancato, possiamo dire che la Red Bull fa continui passi avanti ed è sempre più vicina alla Ferrari, specialmente sul passo gara dove sono in grado anche di dimostrarsi superiori rispetto alla monoposto di Maranello.

Tutto sommato possono ritenersi soddisfatti a Milton Keynes per l’ottima prestazione fornita da un ritrovato Gasly che fin’ora non aveva mai brillato, nonostante il quinto posto, Max Verstappen, ha comunque fatto vedere quanto filo da torcere può dare ai suoi rivali.

Una Red Bull che ha grandi margini di crescita, ha bisogno di conferme che sicuramente avremo nel corso della stagione, ma in questo momento si gode questo momento di crescita anche alla luce della competitività mostrata in gara e al talento innato del giovane pilota olandese.

Giuseppe Piccininni
Giuseppe Piccininni
Graduated Computer Science student. Articolist for F1sport.it, FIA Accredited. Twitter: @MasterOfPeppe

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