venerdì, Febbraio 7, 2025

F1 | Silverstone 91: il naso storto di Jean Alesi

Riviviamo l’edizione 1991 del Gran Premio di Gran Bretagna. Dopo la splendida prestazione offerta in Francia si attendeva a Silverstone la conferma che la 643 potesse tornare prepotentemente in lizza per il titolo.

di Federico Sandoli

Nel rinnovato circuito inglese una serie di contrattempi hanno evidenziato la cronica instabilità aerodinamica di cui la Ferrari era affetta. I tecnici rossi, si fecero trovare impreparati all’appuntamento inglese, forse perché i parametri di riferimento erano quelli relativi alla 642, quindi fin dai primi giri dovettero rimodulare i dati nelle loro mani e adattarli alla nuova 643.

Purtroppo la classifica è senza pietà, mentre in condizioni gara le rosse hanno un comportamento dignitoso, nelle qualifiche Prost e Alesi non possono che accontentarsi della terza fila a due secondi e mezzo dalla pole position di Mansell.

La partenza della gara e caotica, Patrese e Berger vengono a contatto e l’italiano ha la peggio, mentre l ‘austriaco della McLaren riesce a continuare nonostante una macchina claudicante. La baruffa iniziale blocca ulteriormente la corsa delle rosse che al primo giro transitano abbondantemente fuori dai primi sei. Ma in gara la rossa sembra essere a suo agio, infatti Prost e Alesi riescono a portarsi a ridosso della McLaren di Berger.

La Ferrari di Prost segue come un ombra Berger ma è Alesi che rompe gli indugi e dopo un sorpasso grintoso sul proprio compagno di squadra si mette in caccia alla McLaren. Berger, ormai con le gomme finite deve fermarsi ai box, lasciando la pista lbera al francesino della Ferrari che pian piano ma in modo inesorabile si avvicina a Senna.

Il brasiliano ormai in affanno e sicuramente non in grado di tenere la rossa arrembante, si ritrova un regalo inaspettato quanto gradito: Alesi con una manovra precipitosa e goffa impatta contro il doppiato Suzuki danneggiando in modo irreparabile la propria macchina e rovinando la propria corsa. Ritirato Alesi la corsa e un lento divenire di giri che portano alla fine della gara con un sornione Alain Prost che, forse giusto interprete di una Ferrari che trotta ma non galoppa, si accontenta di finire al terzo posto.

Senna, campione del mondo, sul finire pare rallentare per preservare le gomme ma inutilmente, la McLaren si ferma a bordo pista senza gomme e senza benzina. Dopo la bandiera a scacchi, il brasiliano chiede un passaggio al vincitore Mansell diventando preda dei fotografi intenti a immortalare la prima monoposto Williams con due grandi piloti a bordo.

Mentre la stampa e i fotografi sono intenti a immortalare la Williams, un Prost caustico, nelle interviste di rito, sottolinea come in Inghilterra siano mancate le conferme dei progressi ottenuti in Francia perché probabilmente di progressi non si parla ma solo di mero adattamento a un tracciato favorevole. Una delle tante frecciate di quell’anno. 

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