Un anno fa la Ferrari dominava il GP di Gran Bretagna in faccia ai rivali della Mercedes, sembra passata una vita se pensiamo a come oggi la situazione sia precipitata.
“Grazie ragazzi, qui a casa loro…”
Sembra passata una vita da quando la Ferrari, nel 2018, usciva trionfante dal circuito di casa Mercedes, a Silverstone e da quando uno spumeggiante Sebastian Vettel lasciava un messaggio forte e chiaro al campionato, con le parole sopra citate.
In realtà stiamo parlando di un solo anno in cui la situazione sembra, ad oggi, stravolta. Quella che era una Ferrari che poteva incutere timore alla Mercedes weekend dopo weekend è svanita, costellata di insicurezze e da una vittoria che manca da poco meno di un anno (SPA 2018), sfiorata 3 volte quest’anno, ma mai arrivata.
Di quella gara ci rimane soltanto il ricordo, una gara animata sin dalla prima curva, di fronte ad un Vettel totalmente diverso da quello che conosciamo oggi, più sicuro, più deciso, più cattivo…più Vettel.
Quella provocazione in team radio, oggi, può sembrare una barzelletta, vista la situazione, perché il dominio Mercedes è evidente e sembra ormai aver segnato la stagione 2019, una provocazione che aveva un grande valore a livello morale per tutti, morale che oggi a Maranello è molto contenuto.
La Ferrari ha amplificato tutti gli errori e le insicurezze che hanno minato la seconda parte della scorsa stagione, rendendoli insanabili in quella attuale, tutte concentrate in quello che è il progetto “sbagliato” dell’SF90, se a ciò si aggiungono le vicende e le disavventure che hanno privato alla Rossa di vincere il primo GP del 2019, la situazione è davvero drammatica ed è impressionante quanto in un solo anno la scuderia italiana sia crollata così tanto, deludendo ogni tipo di aspettativa.
Di quella Ferrari rimane soltanto il ricordo ed il colore, Rosso, che tutti sperino torni a infiammare le gare fino ad oggi macchiate di un argento fulmineo e insaziabile, che martella gara dopo gara, mettendo sempre più pressione alla scuderia di Maranello.
Difficile immaginare che in un solo anno la situazione potesse capovolgersi drasticamente, eppure adesso il cavallino dovrà prima fare i conti con se stesso e poi con gli altri, per tornare sulla strada giusta, quella di un anno fa.