Si respira un’aria pesante nella scuderia di origine USA, a causa di continue prestazioni deludenti e di un disastroso GP di Gran Bretagna, che ha scatenato l’ira del team principal Gunther Steiner.
Le dichiarazioni di Gunther Steiner, team principal della Haas, dopo il disastroso GP di Silverstone, in cui entrambe le monoposto sono state costrette al ritiro, hanno mosso qualcosa all’interno del circus e del piccolo team statunitense.
Fin’ora le deludenti prestazioni dei due piloti Haas, hanno destato insoddisfazione ai vertici della scuderia, tanto da mettere in discussione il sedile di Romain Grosjean, che da tempo non si sta mostrando all’altezza del potenziale fornito dalla propria monoposto.
I nomi che circolano nel paddock per ricoprire il ruolo di nuovo pilota della Haas sono quelli di Sergio Perez, in probabile uscita dalla Racing Point e di Nico Hulkenberg, che vede il proprio contratto in scadenza con la Renault nel 2019.
Una situazione non felice per la scuderia motorizzata Ferrari, che sta vivendo in un clima estremamente teso sin dal GP canadese dove ancora una volta Steiner tuonò su Kevin Magnussen a causa di alcune parole inadeguate in team radio.
Qui di seguito riportate le parole del team principal Haas:
“quello che è successo è inaccettabile, ero stato molto chiaro con i miei piloti dopo quanto accaduto a Barcellona. Alla fine siamo in una posizione molto difficile al momento. Tutti stiamo lavorando davvero duro e venerdì sembrava potessimo avere chance di fare una gara decente. Il nostro passo nelle libere del venerdì era piuttosto buono. Centrarsi alla Curva 5 del primo giro di gara non è accettabile. È stata una gara molto deludente per noi, mi sembra ovvio. I nostri piloti hanno pensato di confrontarsi con una pala, in modo da scavare ancora più in profondità la buca in cui ci troviamo. Ognuno sta lavorando molto duro per uscire dal buco in cui ci troviamo in questo momento, penso che voi tutti possiate vedere quanto sto affermando. Stiamo facendo quasi l’impossibile, e poi abbiamo chance di arrivare a punti o comunque imparare come poterci migliorare. Ma poi succedono cose del genere e per me c’è davvero poco da spiegare.”