F1 | Masi spiega il cambio di filosofia dei giudici

I giudici di gara FIA hanno cambiato modalità di interpretazione dei duelli in pista, permettendo contatti ravvicinati e duelli più duri sino al limite della regolarità. I fatti recenti di Zeltweg e Silverstone lo confermano. Ma Masi ribadisce indirettamente che la decisione su Vettel in Canada è stata giusta. 

di Francesco Svelto |

 

Leclerc-Verstappen, Silverstone, 2019Negli ultimi due appuntamenti iridati abbiamo assistito a dei duelli ruota-a-ruota spettacolari, frutto di azioni in pista aspre, al limite della regolarità. E, udite udite, tali azioni non sono state sanzionate ne analizzate.

Spettacolo puro, essenza racing. Ed il pubblico ha apprezzato non solo ciò che ha visto sul manto d’asfalto ma, soprattutto, il fatto che questo non sia stato giudicato, a differenza di quanto avvenuto nell’altro episodio di qualche settimana fa, in Canada, che ha visto come protagonista Sebastian Vettel. Ovviamente ci teniamo a chiarire il concetto: gli episodi sono tutti differenti tra loro, con dinamiche completamente dissimili.

Ma qualcosa sembra sia cambiato nella mentalità, nella voglia di giudicare e (non) applicare sanzioni a tutti i costi, nella voglia di lasciare liberi i piloti in pista di battagliare all’arma bianca purchè si rimanga in un contesto di lealtà e regolarità sportiva. Insomma, in altre parole, c’è voglia di non applicare sempre e comunque il regolamento al 100% della sua rigidità e delle sue penalità. Forse sono state tante le polemiche di addetti ai lavori e non dopo i fatti di Montreal.

I fatti recenti sono stati commentati da Micheal Masi, sostituto del compianto Charlie Whiting, scomparso alla vigilia di Melbourne, che ha ribadito come l’interpretazione dei duelli in pista sia stata già rivista a inizio anno e non di recente:

“Nell’ultima gara abbiamo lasciato i piloti più liberi di correre? Ad essere sinceri abbiamo adottato la filosofia del ‘lasciarli correre’ dall’inizio dell’anno. Ci sono stati un po’ di scontri ruota a ruota, ma simili a quelli che abbiamo visto negli scorsi appuntamenti. Sono stati giudicati esattamente nella stessa maniera. Silverstone può aver fatto percepire ciò a cui abbiamo assistito durante il GP come una maggiore adesione al ‘lasciateli correre’, ma non è così. Abbiamo mantenuto la stessa politica decisionale per tutto il campionato!”.

Volendo interpretare le sue parole, quindi, Masi è indirettamente ritornato sui fatti di Montreal ed ha difeso la decisione dei giudici, ritenendo il rientro in pista di Vettel dopo l’escursione sull’erba un fatto che non poteva non essere penalizzato. Al di la della conferma o meno di come i giudici operano, sarebbe opportuno garantire sempre e comunque l’uniformità di giudizio con una commissione di gara stabile per tutta la stagione. Ad oggi questo rimane forse la più grande falla nel processo decisionale della FIA.

 

Francesco Svelto

Francesco Svelto
Francesco Svelto
Non tifo e non simpatizzo squadre e piloti. Amo tutto ciò che è pure-racing a 4 ruote! Nota bene, ho scritto "pure-racing".

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