F1 | Vettel-Hamilton: i precedenti recenti e le decisioni dei commissari

L’episodio che ha visto coinvolti Vettel e Hamilton e che ha portato alla penalità del tedesco impedendogli la vittoria ha dei precedenti paragonabili ma giudicati in maniera differente. Vediamo quali. 

di Francesco Svelto |

Come era ampiamente prevedibile, l’episodio occorso al giro 49 del GP del Canada, conclusosi qualche ora fa, si è portato con se un fiume di parole e polemiche.

L’episodio, francamente molto al limite, che ha visto il tedesco stringere Hamilton verso il muretto mentre stava approcciando un sorpasso verso i muretti, ha portato ad una penalità di 5” per il tedesco. Penalità questa che ha portato la coppa del vincitore nella mani di Lewis Hamilton e della Mercedes e che è stata ritenuta eccessiva da molti tifosi e appassionati non solo in Italia ma in giro per il mondo.

Analizziamo i due episodi più recenti che sono, a parere di chi scrive, decisamente paragonabili a quelli visti poche ore fa in Canada.

Hamilton vs Ricciardo @Montecarlo 2016: si parla di più di tre anni fa, su asfalto bagnato, alla chicane dopo il tunnel il pilota anglo-caraibico arriva lungo alla chicane, la taglia. Nel rientrare, Daniel Ricciardo – che in quel momento gli stava attaccato come un francobollo – vorrebbe approfittare della cosa ma Hamilton lo spaventa un tantino, andandolo a stringere nella parte iniziale dell’allungo dopo la chicane. Ricciardo alza il piede – alza anche la mano in segno evidente di protesta – ma in quella occasione Hamilton non fu penalizzato.

Verstappen vs Raikkonen @Suzuka 2018: questo episodio è molto più recente di quello citato sopra e vede protagonista ancora una Ferrari, questa volta contro una Red Bull. E’ la vettura austriaca, in questo caso quella di Max Verstappen, a tagliare la chicane prima del rettilineo box della bellissima pista giapponese. Subito dietro c’è la Ferrari di Kimi Raikkonen che tenta di superarlo esattamente come Hamilton ha cercato di superare Vettel stasera. L’istinto di Verstappen lo porta ad allargare la sua traiettoria per impedire il sorpasso del ferrarista in una manovra che sembra davvero la fotocopia di quanto visto qualche ora fa. In questo caso, però, contrariamente all’episodio del 2016, i commissari sanzionano il pilota olandese con 5” di penalità da aggiungere al tempo di gara. La stessa, medesima, penalità commissionata a Vettel oggi.

A parere di chi scrive le opinioni di tutti sono cosa preziosa e dal valore irrinunciabile. Ma la caccia alle streghe e la ricerca ossessiva del colpevole – che, per dovere di cronaca, in molti individuano in Emanuele Pirro per quanto concerne l’episodio Vettel-Hamilton – è una pratica totalmente negativa, a maggior ragione se viene fatta al solo fine di difendere sempre e comunque la Ferrari e i suoi piloti. Con questo non stiamo giudicando a favore o contro le decisioni dei commissari di oggi. Stiamo cercando soltanto di analizzare in maniera distaccata i vari episodi.

I motivi che ci portano ad esprimere questo sono due:

1) l’episodio di oggi è scaturito per forza di cose da un errore di Vettel – l’unico di una splendida gara ma pur sempre un errore che se non fosse avvenuto, non avrebbe portato all’episodio e alla polemica sterile;

2) i piloti che sono in commissione di gara, come ribadisce Jacques Villeneuve, sono solo tenuti a dare un’opinione, un loro punto di vista, ai commissari, ovvero quelli che prendono le decisioni e commissionano le penalità. Onde per cui attaccare – come si legge in rete – in modo irrispettoso e gratuito l’operato di un pilota dalla caratura e dall’onestà intellettuale come Emanuele Pirro è pratica sgradevole e irrispettosa. A maggior ragione se non sappiamo in che modo ha valutato l’episodio il romano. Ma questo è il cancro dei social network e dei leoni da tastiera odierni.

Tuttavia magari certe polemiche sterili potrebbero sparire o notevolmente ridursi se magari la F1 decidesse di avvalersi della medesima commissione giudicante ad ogni evento. Ma questa è un’altra storia…

Francesco Svelto