Emanuele Pirro torna sui fatti del Canada: “La decisione della sanzione è stata presa all’unanimità. Sarebbe stato impossibile trovare un modo per assolvere quella manovra”. Infine una citazione alla TV che trasmette i GP e che definisce “poco preparata”.
di Chiara D’Agostino
Prima ancora che un pilota, prima ancora che un commissario di gara, a parlare ieri ai microfoni di Rai Radio 1 era soprattutto un uomo profondamente deluso, ferito e svilito dal fiume di critiche, insulti e, purtroppo, anche di minacce personali che l’hanno travolto nei giorni successivi l’ormai noto episodio di domenica scorsa nel Gran Premio del Canada che ha visto protagonisti Sebastian Vettel, la manovra di rientro dopo l’escursione in curva 3, Lewis Hamilton e la decisione dei commissari Fia, presieduta tra i quattro anche dal nostro Emanuele Pirro in qualità di ex-pilota.
La decisione di comminare la sanzione di 5” a Sebastian Vettel, privandolo così per poco più di 3 secondi e mezzo della sua prima vittoria stagionale e di fatto la prima per il Team di Maranello, è stata oggetto di pesanti critiche provenute da ogni parte, probabilmente anche alimentate dalla foga e l’impeto del momento che vedeva la Ferrari di Vettel in testa e mai, Bahrain a parte, così vicina alla vittoria in questa stagione.
Questa vittoria mancata della Ferrari è stato un colpo al cuore per tutti gli appassionati, non solo per i tifosi del Cavallino. Probabilmente, come lascia intendere Pirro sempre ai microfoni di Rai Radio1, anche alla Mercedes stessa, forse, una vittoria della sua rivale diretta non sarebbe dispiaciuta, se non altro per rendere più avvincente e combattuto il proseguio della stagione.
Quello che però guasta e che lascia un certo senso di disgusto è la gogna mediatica tutta “made in Italy” cui è stato sottoposto Emanuele Pirro per il sol fatto, da italiano, di aver preso parte ad una decisione che in quel preciso momento penalizzava una scuderia italiana.
“A chi in buona fede vuole cercare di capire, a chi ha il cuore del tifoso, a chiunque voglia che la propria squadra vinca aldilà di tutte le regole”
Pirro indirizza la sua intervista e ci tiene a chiarire che la decisione è stata presa collegialmente e che non sarebbe stato possibile in nessun modo trovare un’attenuante ad una manovra, a suo dire e a dire dell’intera Commissione Fia, così inequivocabilmente volontaria e diretta ad ostacolare l’inseguitore e prosegue, quasi a doversi giustificare di una competenza che gli è propria, che tra i parametri valutati in sede di giudizio è stato dato peso soprattutto a
“… quanto Hamilton ha dovuto frenare per evitare il contatto, quanto sarebbe stato facile il sorpasso se lui non fosse stato costretto a frenare in prossimità del muretto. Quanto era in controllo Vettel della sua vettura, quanto il movimento sia stato volontario o involontario. Sono tutte informazioni recepite in tempo reale con la telemetria a cui noi possiamo accedere.”
Infine Pirro non manca una “citazione” alla TV che trasmette i GP in diretta e che definisce come “poco preparata sull’argomento” in quanto sono state dette tante inesattezze durante la telecronaca.
Di seguito l’audio dell’intervista di Pirro a Rai Radio 1 a cura di Paolo Zauli: