Dopo le polemiche del Canada finalmente la parola torna alla pista. La Ferrari in Francia presenta importanti correzioni, basteranno per riprendere in mano una stagione deludente?
In Francia domenica la F1 torna in pista dopo i bollenti fatti del Canada. Mercedes e Ferrari si ritroveranno in battaglia fra loro con la rossa vogliosa di vincere la prima gara della stagione. Per alcuni in Canada la Ferrari è stata la vincitrice morale, per altri invece i verdetti si dovrebbero accettare con più eleganza e al massimo si discutono successivamente nelle opportune sedi, soprattutto se la propria livrea è rossa.
Sulla carta la Ferrari si presenterà al Paul Ricard agguerrita. La SF90 presenterà una configurazione diversa dalle previste evoluzioni segno che, a Maranello, proprio dalla Francia debuttino quei correttivi che si spera rendano la monoposto efficace.
Sin qui il rendimento della Ferrari è stato deludente. Solo in Barhain e in Canada le rosse sono state competitive senza però esser in grado di centrare il bersaglio.
La Ferrari crede di aver risolto i problemi che da simulatore a pista tanta confusione hanno fatto nell’interpretazione dei settaggi della macchina. La SF90 non è una macchina debole bensì una monoposto difficile da regolare e complicatissima da interpretare.
Certo non è una monoposto all’altezza di Mercedes ma è vero che se in Canada fosse arrivata la vittoria una speranza mondiale in caso di correttivi azzeccati proprio dal GP di Francia si poteva cullare. Per ora come ammette Binotto serviranno aggiornamenti importanti per potersela giocare con le Mercedes, la priorità della Ferrari sarà quella di ritrovare competitività per rafforzare e consolidare la propria struttura.
L’anno scorso la Ferrari si è trovata all’apice di un processo evolutivo che l’ha portata a lottare per il campionato. Processo che il ribaltone di inizio stagione ha fisiologicamente rallentato. Anche se l’attuale monoposto è un’evoluzione della precedente ( la veloce SF70) ci sta che la nuova struttura capitanata da Binotto necessiti di un pò di tempo per intravedere il bandolo della matassa.
Non dimentichiamo che la Ferrari è sì inferiore alla Mercedes ma mai si trova a centro gruppo garantendo un costante livello di “alta competitività”. Basta guardare a Williams e McLaren per capire la forza della rossa negli anni.
Un anno fa in Francia ci furono le prime avvisaglie dell’estate nera di Sebastian Vettel che al via si toccò con Bottas, chissà che proprio da qui inizi un percorso che porti la Ferrari di nuovo ad esser in grado di vincere su una pista sulla carta pro Mercedes.
Ben figurare al Paul Ricard significherebbe aver trovato giusta ricetta per generare carico e di conseguenza guardare con ottimismo al resto della stagione.