F1 | Ferrari: nuovi tecnici e aggiornamenti alla SF90

Ferrari non molla la presa. Ferrari non si è ancora arresa. Sono in arrivo novità sul fronte degli aggiornamenti tecnici, che verranno introdotti gradualmente, a seconda del circuito. Ma una rivoluzione è in atto anche nell’organico, che prevede l’abbandono della struttura orizzontale e l’arrivo di alcune personalità di spicco da destinare a ruoli chiave.

Ferrari non si arrende, neppure di fronte all’evidenza delle sette vittorie targate Mercedes. Neppure davanti a una sentenza controversa e dibattuta che vuole tentare fino all’ultimo di ribaltare. Ferrari insomma alza la testa, e lo fa a 360 gradi, su tutti i fronti, da quello strutturale a quello tecnico, fino ad arrivare a quello politico, perseguendo la strada dell’istanza di revisione nei confronti degli arcinoti fatti del Canada.

Il Paul Ricard, teatro della prossima sfida del Gran Premio di Francia, non presenta caratteristiche favorevoli alla Rossa. Infatti Binotto appare al solito cauto nelle sue dichiarazioni, finanche fatalista, decisamente realista. Allo stesso tempo però ci tiene a ribadire:

In Francia avremo qualche piccola evoluzione. Elementi che rappresentano per noi un passo utile per definire la direzione da percorrere per quanto riguarda lo sviluppo della monoposto. Ciò che porteremo non sarà la soluzione ai nostri problemi, ma il riscontro tecnico di queste evoluzioni sarà importante per definire i passi successivi.

In altre parole Binotto ci parla di un modus operandi che sarebbe basato sull’introduzione graduale di nuove modifiche, nel tentativo di apportare delle innovazioni step by step, senza di fondo rivoluzionare del tutto il progetto della SF90. In Francia è attesa un’ ala anteriore evoluta, cui faranno seguito un fondo rinnovato in Austria, un nuovo diffusore a Silverstone e delle modifiche riguardanti i bargeboards in vista di Hockenheim. Piccoli passi, piccoli grandi sforzi al fine di incanalare tutto nella giusta direzione, sperando finalmente a riuscire a colmare ogni lacuna, specie per quanto riguarda il corretto funzionamento delle gomme anteriori.

Ma il rinnovamento non riguarderebbe solamente aggiornamenti tecnici. Ferrari sarebbe alle prese con una nuova filosofia lavorativa che porterebbe a rinunciare alla famigerata struttura orizzontale caldeggiata da Sergio Marchionne.

Ora si preferirebbe puntare sulla differenziazione dei compiti, affidati a varie personalità che faranno da riferimento in ruoli chiave, ma che tuttavia dovranno sempre rispondere a Binotto, il quale filtrerà con dovizia le informazioni al fine di essere nella condizione di prendere le decisioni più opportune.

A tal proposito l’organico sarà rinfoltito, grazie all’arrivo di alcune personalità di spicco nel panorama della Formula 1. Secondo quanto riporta  F1Tecnical.net Ferrari avrebbe scelto un nutrito manipolo di nominativi eccellenti, al fine di incrementare l’efficacia delle aree in cui si sono mostrate particolari carenze o defaillances.

Si parla quindi dell’arrivo di Stephen Boyd, già collaboratore di diversi team e di Liberty Media, come esperto di strategia; di Maurizio Tomasselli, già coordinatore dello sviluppo della vettura in Toro Rosso, per una analogo ruolo tra le fila del Cavallino; di Hermann Wolche, di scuola Mercedes, che dovrebbe occuparsi delle attività in galleria del vento; di un nuovo Motorista, François Dejoyeaux, ex Renault; e di Nigel Rupert-Nuttling, dalla Red Bull, cui spetterebbe il delicato compito di curare il riscontro dei dati tra simulatore e pista.

Un rinnovamento a tutto tondo insomma, che coinvolge più fronti in casa Ferrari e che tradisce la volontà di non mollare, dentro e fuori dalla pista.

Già perché a Maranello, nel tardo pomeriggio di lunedì 17 giugno, si è deciso di formalizzare l’istanza di revisione nei confronti della penalità comminata a Vettel in Canada.

Una mossa prima di tutto politica, per ribadire il peso e la caratura di una Scuderia che ha fatto la storia della Formula 1 e che non intende subire passivamente una sanzione a suo avviso ingiusta.

Secondo quanto riportato da “La Gazzetta dello sport”, Ferrari avrebbe fornito nuove immagini registrate dalla telecamera frontale e un’analisi più completa della telemetria. Questi dati permetterebbero di cambiare completamente la prospettiva dell’episodio, mostrando in primis che non c’è stata duplice sterzata da parte di Vettel, ma solo un’inevitabile controsterzo per impedire all’auto di perdere il controllo.

Anche l’analisi del rientro in pista scagionerebbe Sebastian, in quanto si sarebbe rimesso in pista seguendo una traiettoria pressoché ideale, senza allargarla deliberatamente. Staremo a vedere. Se il collegio dei commissari accetterà l’istanza, una decisione definitiva potrebbe arrivare già nel corso della giornata di domani. In ogni caso, ci si augura che questo capitolo si chiuda il prima possibile, per lasciar finalmente parlare la pista del Paul Ricard. E chissà che, proprio sul rettilineo del Mistral, non inizi a soffiare un vento favorevole alla Ferrari.