In Canada la Ferrari troverà un circuito capace di minimizzare le sue difficoltà. Per la rossa un occasione dove fare bene. Tentare di non perdere altro terreno dalle Mercedes in attesa delle correzioni attese al rientro in Europa è l’obiettivo del week-end. Occhio a Honda.
Il Canada per la Ferrari è un circuito amico. Lo è per la tradizione, canadese era Gilles Villeneuve mito assoluto delle corse e della Ferrari, lo è per la sua conformazione. Tanti lunghi rettilinei, frenate decise, nessuna curva d’appoggio, 1 tornatino e tante varianti “start and stop”.
Ciò significa che la Ferrari non correrà su un circuito a lei ostico. L’assenza di curvoni veloci che non richiedono carico ma lunghi rettilinei dove esaltare la velocità di punta potrebbero favorire la Ferrari che ha nel motore un punto di forza.
Su questo terreno Mercedes in via teorica fa meno paura, resta la monoposto di riferimento ma per lo meno si può partire consapevoli di poter combattere. Mercedes non ha certo un motore inferiore alla rossa, a Monaco proprio con il motore Hamilton nel lungo tratto del tunnel – con gomme distrutte- ha gestito gli attacchi di Verstappen , ma almeno non può esaltare le sue straordinarie capacità di creare deportanza e carico.
La Ferrari le potrà essere più vicina e si spera davanti a Red Bull che qui come Mercedes non potrà contare sul suo super telaio e ci farà scoprire il livello di pura potenza della sua power unit Honda.
Obiettivo della rossa sarà quello di non incassare un’altra sonora sconfitta per mantenere vivo quel flebile lumino di speranza. Se qui si arginerà lo strapotere Mercedes e se dal ritorno in Europa i correttivi alla SF90 funzioneranno si potrà sperare in una seconda parte di stagione all’attacco.
La realtà è che dalla Spagna ci si è resi conto che la SF90 non è la vettura che ci aspettava per lottare per il titolo ma detto ciò, prima ancora della vettura, la Ferrari dovrà correre da grande squadra qual è al meglio con ciò che ha a disposizione.
Gli errori di Monaco del muretto con Leclerc, o gli svarioni di Vettel non dovranno mai più ripetersi se si vuole lottare. Prima ancora di rientrare in corsa con mezzo la Ferrari deve ritrovare la piena competitività dei suoi uomini, in macchina e fuori.
Il Canada è la pista giusta per provare un acuto, per il calore del pubblico del Quebec innamorato della Ferrari, per il tipo di pista giusto per lanciare la SF90. Anche la storia dà una speranza, era il 1995 quando con una macchina ben lontana dall’essere competitiva Jean Alesi in Canada centrò con la Ferrari il suo unico successo in F1. Una grande giornata per la Ferrari, un bell’acuto che arrivati in Canada si ricorda sempre con piacere.