F1 | A proposito di Robert Kubica…

Avendo letto su questo stesso sito della difficile situazione di Robert Kubica, attualmente alla Williams, vorrei raccontare un incontro che ebbi ad Indianapolis nel 1992.

Mi capitò dunque di vedere il mito di Indy A.J. Foyt, quattro volte vincitore della altrettanto mitica 500 Miglia di Indianapolis, che già ultracinquantenne  partecipava alla gara e si insediava nell’abitacolo, aiutato dal suo team, con molta difficoltà.

Ero agli inizi della mie quasi decennali telecronache “live” della Formula Indy, e chiesi dunque a colleghi più addentro alla specialità quali fossero i problemi di cui soffriva A.J. ( Così, tout court, viene simpaticamente chiamato il grande Foyt ).

E scoprii dunque, con sorpresa, che il pilota a causa di un grave incidente aveva il braccio destro praticamente rigido e quasi inservibile. Eppure riusciva ancora a qualificarsi e gareggiava.

E’ proprio su questa base, su questo esempio, che ho sempre sperato che Kubica potesse ritornare a guidare e sono stato un grande propugnatore delle possibilità che il pilota polacco aveva di dimostrare il suo talento.

E ne sono ancora convinto. Anzi, le notizie di questi ultimi giorni rivelano retroscena neppure troppo sorprendenti sul trattamento differenziato dei due piloti da parte della Williams.

Certo, se qualcuno vuole o deve dimostrare che Russel è così forte da surclassare Kubica,  quale miglior metodo di penalizzare il pur bravo Robert?

Illazioni? Retroscena oscuri? Interessi occulti? Forse si o forse no. Come sia sa “ a pensar male qualche volta ci si azzecca!”.

Quindi resto convinto che Kubica possa avere ancora possibilità di ottenere i risultati che merita. Non è detto che sia obbligatoria la Formula 1.  A.J. Foyt insegna.