Ferrari: la nuova power unit debutta già a Barcellona.

La Ferrari deve osare. O la va o la spacca. Non c’è altra soluzione. Niente più vie di mezzo, niente più scuse. Nuova specifica di power unit da Barcellona. In anticipo certo, ma appena in tempo per non accumulare altro ritardo nel mondiale. Si lavora alacremente a Maranello, si giocano tutte le carte possibili. Perché Mercedes purtroppo il suo pocker lo ha già calato.

Ferrari. Presto che è tardi. Già troppo tardi per gli indugi. Non ancora fuori tempo massimo per tentare il possibile. O l’impossibile, a seconda di come la si voglia vedere. Barcellona incombe. E per non veder soccombere gli ultimi baluardi di ottimismo la Rossa deve osare. La terra catalana che prospettava un campionato roseo ora si trasforma in esame che può infliggere un risvolto dai contorni cupi. Sta al cavallino rialzarsi e dimostrare che la rotta si può ancora invertire. E la Ferrari lo fa, con una mossa a sorpresa, inattesa, ma che si dimostra l’unica possibile. Portare qui la nuova specifica di power unit, anticipando la trasferta in Canada. Perché solo con nuovi sviluppi si può tentare l’assalto alla corazzata Mercedes. Un rischio? Certo, ma calcolato. Perché se dopo quattro strisce d’argento, quattro doppiette di fila, non si provasse a ribaltare la sorte, beh, allora saremmo già tra le fila dei perdenti. E a perdere Mattia Binotto non ci pensa proprio, come testimoniano le sue parole.

Siamo attualmente in ritardo e dobbiamo rincorrere, per questo sappiamo che il lavoro di sviluppo sarà la chiave di questa stagione. Avevamo un nuovo pacchetto aerodinamico a Baku, ma avremo altri sviluppi a Barcellona. Avremo anche una nuova power unit, che stiamo introducendo ora, sebbene inizialmente prevista per il Canada. Anche Shell, in stretta collaborazione con il nostro team, ha sviluppato una nuova formula di lubrificante, che sarà introdotta insieme alla nuova power unit per incrementare le prestazioni.

Una Ferrari aggressiva, che punta a colmare il gap iniziando dall’aumento della performance. Mai arrendersi, mai disperare. Perché, citando ancora Binotto, “Un grande team deve sempre spingere forte per essere in grado di portare novità e aggiornamenti”. Nessuna resa quindi. E nemmeno una gara in difesa. Ferrari punta ad attaccare e lo fa su tutti i fronti. Non solo il cuore della monoposto, infatti, tornerà a battere al massimo regime. Si prospettano anche inedite soluzioni aerodinamiche. Leo Turrini, dal suo blog, ci informa che nella giornata di lunedì si è svolto un importante lavoro al simulatore per provare proprio quelle soluzioni aerodinamiche che paiono essere la chiave per la tanto attesa svolta. Sebastian Vettel avrebbe testato la nuova ala anteriore, ma anche le modifiche all’ala posteriore. Sempre secondo Turrini, che comunque invita alla cautela, il test avrebbe dato riscontri positivi, poiché sia il simulatore che la galleria del vento confermerebbero i progressi della SF90, perlomeno se comparati alle indicazioni derivate dai test prestagionali. ESCLUSIVO – F1 | L’ipotesi ala up-wash sulla Ferrari SF90

Forse è presto per cantare vittoria. Ed è certo prematuro affermare che la Ferrari abbia ritrovato la retta via. Ma quantomeno resta accesa una speranza. Una debole fiammella certo, ma non per forza destinata a trasformarsi in un fuoco fatuo. Perchè la riscossa, in fondo, è ancora possibile.