F1 | Vandone: “La Ferrari si è dovuta prendere un rischio”

La Ferrari sta dimostrando che la SF90 è stato sinora un progetto rischioso a livello tecnico, che non ha pagato. Ora il team di Maranello non deve stravolgere l’auto, ma correggerla. Questo è quanto è stato detto da Fabiano Vandone ai microfoni di Pit-Talk.

La Ferrari sta vivendo sicuramente un momento molto difficile, sia dal punto di vista dei risultati e tecnico, ma anche dal punto di vista umano. L’errore di strategia del sabato nel corso delle qualifiche con l’uscita di Leclerc in Q1, ha messo in evidenza la grande pressione che si percepisce nel box della rossa. Il secondo posto ottenuto da Vettel nel GP di Monaco è quasi una vittoria per la Ferrari. Se si considera la situazione all’interno del team italiano.

Ora come non mai, c’è bisogno di stabilità all’interno della scuderia di Maranello, quindi evitare di stravolgere i vertici del team. Mattia Binotto è al corrente del fatto che la SF90 non ha dato i risultati sperati in pista, ma quando si fanno delle scelte coraggiose a livello tecnico, il risultato positivo non è sempre scontato. Anzi. A tale proposito, sentite cos’ha detto Fabiano Vandone ai microfoni di Pit-Talk su un eventuale cambiamento nei vertici in casa Ferrari:

” Bisogna dare stabilità alla squadra. Io ritengo che Binotto sia un eccellente ingegnere. Purtroppo oggi lui è criticato per una macchina che non è veloce quanto si pensava. Però è anche vero che ha fatto una scelta coraggiosissima. Quando un anno fa è iniziato il progetto della SF90, era indispensabile prendersi dei grossi rischi. Perché se no, si replicavano le quattro stagioni precedenti, con una Mercedes che aveva sempre un gap di vantaggio nei confronti della Ferrari. “

Vandone ha sottolineato il fatto che a Maranello si sono dovuti prendere dei rischi, per fare uno step in più per cercare di raggiungere le Mercedes. La Ferrari è stata quasi obbligata a rischiare con il progetto SF90, poiché la W10 ha dimostrato di essere l’evoluzione della W09. E purtroppo per la rossa, la Mercedes ha progettato e sviluppato una monoposto che si è dimostrata sin qui molto più competitiva rispetto a quella del 2018.

 

Ora la Ferrari dovrà concentrarsi diversamente sulla SF90, rispetto a quanto il team di Maranello aveva preventivato nel corso dell’inverno. In pratica i tecnici guidati da Binotto dovranno apportare non più delle evoluzioni all’interno della monoposto, bensì delle correzioni per cercare di recuperare più carico aerodinamico possibile, e guidabilità, e per mandare gli pneumatici in temperatura nella giusta finestra di utilizzo.

 

Adesso questa monoposto non potrà andare avanti a step evolutivi. Bisogna avere il coraggio, e probabilmente in Ferrari sono già partiti di mettere un punto ed iniziare a fare un altro percorso. Quello delle correzioni della vettura. Per ridare carico, per permettere agli pneumatici anteriori di andare in temperatura, per sfruttare il grip e per dare guidabilità ai piloti. Quindi è ipotizzabile che aldilà di qualche sporadica buona prestazione (forse Montreal), io dico che questa stagione la lotta sarà con la Red Bull. “

Le parole di Vandone lasciano quindi poche speranze per il proseguo del mondiale, dove la Ferrari salvo miracoli difficilmente riuscirà a recuperare il gap dalle “Frecce d’argento”. Poi se i tecnici della Mercedes portano costantemente nuove evoluzioni nella vettura, il compito per la squadra di Maranello diventa ancor più difficile.

Vandone afferma che non è tanto il problema che la Mercedes porta più novità rispetto alla Ferrari nel corso dei GP, bensì i tecnici del Cavallino Rampante quando hanno capito che la SF90 ha presentato dei grossi problemi a livello aerodinamico etc, bisogna rivedere tutto quello che era stato prefissato in termini di sviluppo. Passando dalle evoluzioni della monoposto, alle correzioni della monoposto. In pratica il lavoro viene letteralmente stravolto, sia in pista che in fabbrica che al simulatore.

” Nel momento in cui si scopre che la SF90 ha un problema di mancanza di carico, che non mette in temperatura le gomme. Tutto quello che è stato preventivato, va comunque abolito. Bisogna prendere una direzione diversa. Bisogna ristudiare i pacchetti non più di evoluzione. Ma correttivi. E questo richiede tempo. “

In pratica i tecnici della rossa stanno iniziando a sviluppare una serie di correzioni alla vettura. Lasciando perdere di fatto i veri e propri sviluppi previsti ancor prima dell’inizio dei test invernali. Si vedrà una SF90 con delle nuove ali  o con un nuovo fondo, ma nulla di stravolgente. La Ferrari deve lavorare il più possibile per cercare di migliorare quanto possibile la vettura. Insomma salvare il salvabile. Perché il 2019 sembra già essere sfuggito di mano, anche se mai dire mai. La F1 insegna che non bisogna mai mollare la presa. Tra due settimane arriva il GP del Canada, e la speranza è quella di vedere una Ferrari favorita nella lotta per la vittoria. Mercedes permettendo naturalmente.

Alberto Murador