F1 | Ferrari: è la fine dell’autarchia voluta da Sergio Marchionne?

La Ferrari non sta certo vivendo un periodo facile. Dopo la morte di Sergio Marchionne sembra che non si riesca a trovare un reale equilibrio e soprattutto mancano le prestazioni. Si sta lavorando ad una ipotesi diversa dal punto di vista tecnico.

di Giulio Scaccia

La SF90 non sembra all’altezza della situazione e ad oggi in Ferrari c’è un via vai di tecnici con alcune sostituzioni in corsa.

Come riportano Paolo Ciccarone ed anche Franco Nunes,  sta iniziando un movimento nel reparto corse Ferrari: alcuni esponenti di spicco , fra cui Alessandro Cinelli, aerodinamico, Giacomo Tortora simulazioni,hanno fatto le valigue.

Intanto vengono promossi David Sanchez a responsabile aerodinamica con Cardile che ha preso il ruolo che era di Simone Resta. Dalla Red Bull, dovrebbe arrivare Marco Adurno, esperto simulazioni e calcoli.

Si parla anche del rientro in Ferrari di Simone Resta, anche se da voci interne il suo rapporto con Binotto non

fosse dei migliori.

La sensazione è che la promozione delle forze interne che era stata voluta da Sergio Marchionne per liberare le idee presenti all’interno della Scuderia abbia fatto il suo tempo: il Presidente aveva valorizzato le risorse nel Reparto Corse che erano state messe ai margini dalle gestioni degli inglesi Pat Fry e James Allison, che ovviamente avevano portato loro tecnici di fiducia.

Forse sta nascendo la nuova Ferrari targata Mattia Binotto.

Intanto si spera che in questa stagione 2019 si riesca almeno a salvare l’onore, dal momento che il mondiale è una prospettiva davvero lontana.