F1 | Capelli: “A Montecarlo Leclerc ha la sua parte di responsabilità”

Le qualifiche disgraziate di Charles Leclerc a Montecarlo, il momento attuale della SF90 e le prospettive per il resto della stagione: Ivan Capelli, ex pilota della Rossa e già Presidente dell’Automobile Club Milano interviene ai microfoni di Pit Talk.

di Giulio Scaccia

Un altro errore a Montecarlo che ha penalizzato in prova Leclerc. Perché le scelte strategiche sbagliate sono sempre del muretto Ferrari?

L’errore fatto in qualifica a Montecarlo è pesato tantissimo sulla gara di Leclerc. E’ l’evidenza della tensione che si sta vivendo in Ferrari. Ci si aspettava una macchina competitiva, invece fin dall’inzio è andata alla rincorsa, con problemi sia di affidabilità che . Adesso anche le scelte più evidenti diventano difficili. Quello successo a Leclerc nel Q1 a Monacoè una conseguenza di questo.

foto di Massimo Bottazzi

Ivan tu sei stato pilota, alcuni dicono che Leclerc avrebbe dovuto farsi sentire di più?

Charles Leclerc non è innocente al cento per cento. Se nel FP3 aveva fatto 1′ 11” e 2, e nel Q1 ha fatto 1′ e 12” e 1, è stato molto più lento del suo tempo: lì lui ha dato modo alla squadra di non stare tranquilla. Avrebbe dovuto dire ai suoi ingegneri che non era soddisfatto. La Ferrari non lo ha fatto uscire per salvare le gomme, e da lì è nata la frittata. Anche Leclerc ha la sua parte di responsabilità.

Siamo a metà del campionato. Lasceresti tutto così in Ferrari o cambieresti qualcosa?

Bisogna cambiare da subito qualcosa, perché oggi si mettono le basi per il progetto della vettura 2020, altrimenti si perde un altro anno. Dispiace per chi ha profuso energie, ma quello che è nato quest’anno non è abbastanza. La Mercedes poi è ogni anno più forte. Diventa quasi impossibile batterli e trovare nuove energie.

Fermeresti gli sviluppi della SF90?

Non si può fare, la Ferrari non può alzare bandiera bianca adesso. Devono proporre qualcosa per essere competitivi e allo stesso tempo pensare alla prossima stagione. Nelle gare europee si può fare qualcosa, anche grazie alla vicinanza logistica.

In Canada che Ferrari ti aspetti?

Per logica la Ferrari dovrebbe stare davanti alle Mercedes. Quello che mi ha impressionato delle Mercedes domenica è stata la capacità di accelerazione fuori dalle curve lente. Vuol dire che ha usato la potenza per difendersi. Hanno ancora qualcosa in tasca nel motore e questo deve preoccupare gli avversari.

Giulio Scaccia
Giulio Scaccia
Giornalista ed appassionato, seguo la Formula 1 dal 1978. Da Gilles Villeneuve a Michael Schumacher, sempre la Ferrari nel cuore.

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