Anche in Spagna ogni pronostico è stato rispettato. Sulla pista che ha sempre vinto trionfare la Mercedes dall’inizio dell’era ibrida, le Frecce d’Argento hanno portato a casa la quinta doppietta in cinque gare, in un campionato che si sta profilando sempre più in chiave “grigia”.
di Marco Bottamini
Bottas e Hamilton avevano già monopolizzato la prima fila nelle qualifiche, e alla partenza l’hanno mantenuta. L’inglese ha avuto uno stacco migliore al via, e ha sorpassato il compagno di squadra, che si è difeso da un Vettel arrembante. Da lì, come ampiamente previsto, le due Mercedes hanno preso ampiamente il largo su tutti gli altri.
Hamilton ha mantenuto la prima posizione senza troppi affanni, con Bottas che a Barcellona non è sembrato in grado di tenere il passo del campione in carica. Anche dopo la prima sosta i due hanno mantenuto le stesse posizioni, fino a quando non ci hanno pensato Norris e Stroll a scompigliare le carte.
Al giro 47 i due giovani piloti si sono scontrati a curva 2, causando l’ingresso della safety car. Tutti sono rientrati ai box, e così Hamilton ha di fatto guadagnato un pit stop gratis – Bottas si era fermato il giro prima. Al giro 53 poi la corsa è ripartita, con Hamilton che ha difeso la leadership, e da lì l’ha tenuta fino alla fine. Bottas invece si è dovuto difendere da un ottimo Verstappen, ma alla fine ha avuto la meglio sull’olandese.
La Mercedes ha così ribadito la supremazia assoluta sulla F1. Hamilton ha vinto in Spagna per la terza edizione consecutiva, e si è ripreso la leadership del campionato. Bottas, su una pista completamente diversa da Baku, non ha potuto nulla contro il compagno di squadra, e ha portato a casa il massimo che poteva ottenere.
In conclusione, chi scrive ritiene che il dominio Mercedes stia assumendo contorni inquietanti. Allo stato attuale, la Casa di Stoccarda potrebbe vincerle tutte, e in ogni caso sta uccidendo il campionato senza riguardi per nessuno. Sarà necessaria una profonda revisione del regolamento tecnico e soprattutto sportivo, per garantire una competizione più equa tra i team.