F1 | Wolff: “Ferrari ha cinque decimi in più di pura potenza”

Toto Wolff ha raccolto in Bahrain 43 punti grazie alla doppietta Hamilton-Bottas ma è consapevole che la Ferrari, in termini di prestazioni è assolutamente superiore. Secondo l’austriaco la differenza sta tutta nella power-unit.

di Francesco Svelto |

Toto Wolff ha particolarmente gradito i 43 punti arrivati dalla Mercedes dopo la doppietta di ieri. Ha raccolto i trofei, non ha esultato anzi ha ammesso che la doppietta di ieri è frutto di un “Grande c**o!”. Come tutti sappiamo, il risultato uscito dal GP del Bahrain è totalmente bugiardo se cerchiamo di analizzare le prestazioni in pista.

La Ferrari, infatti, ha surclassato le Frecce d’Argento per tutto il weekend, con doppiette in tutte le sessioni di prove libere e qualifiche fino, appunto, a dieci giri dal termine della corsa mediorientale, quando un problema all’unità endotermica della Ferrari di Leclerc ha impedito al monegasco di andare a tagliare il traguardo da assoluto dominatore.

Ma queste sono le corse. Per arrivare a conquistare trofei e punti bisogna arrivare al traguardo tutti interi. Cosi non è stato per la Ferrari, anche se le prestazioni della Rossa, come scritto, sono state di assoluto predominio.

E la differenza di valori in campo che si è vista tra Ferrari e Mercedes in Bahrain è stata netta e totalmente ribaltata rispetto alla corsa inaugurale della stagione, quindici giorni fa a Melbourne. Se in Australia le Mercedes avevano dominato in lungo e in largo, con la Ferrari in palese difficoltà a causa – sembrava – di qualcosa che non andasse al motore, Toto Wolff ha indicato proprio nella power unit il vantaggio disarmante del team italiano nei confronti dei tedeschi nel round di ieri:

“L’analisi fatta con i dati delle qualifiche e della gara ci ha mostrato diversi livelli di potenza tra le diverse vetture. La differenza con la Ferrari è di pura potenza. Ci aspettavamo che fossero forti a Melbourne dopo quanto visto a Barcellona in termini di ritmo, quindi la sorpresa è stata in Australia più che qui in Bahrain. Sono stati molto forti a Sakhir, con una prestazione in rettilineo incredibile. Una potenza ineguagliabile dalle altre vetture. Questo era il distacco. Penso ci sia un vantaggio di cinque decimi solo sul dritto. Ed è un divario contro il quale è difficile competere. A mio parere dobbiamo abituarci a questo livello di prestazioni, è stato Melbourne il valore anomalo“.

Per la Ferrari qualche campanello d’allarme c’è. Dopo la seconda settimana dei test di Barcellona, durante la quale si era palesato qualche warning di troppo, a Melbourne c’è il sospetto che sulla Ferrari – e tutti i suoi motorizzati – qualcosa che non andasse c’era eccome. Specialmente se vediamo certi episodi capitati all’Albert Park alla luce di quanto successo anche ieri. Se qualche problema effettivamente ci fosse, la Ferrari dovrà imparare a dominare quel sottilissimo equilibrio che c’è tra affidabilità e prestazioni al fine di non ripetere giornate come quella di ieri, ma neanche come Melbourne. Due appuntamenti da dimenticare per motivi diametralmente opposti. Come sempre, la verità (e l’equilibrio) sta nel mezzo.

Francesco Svelto