F1 | Stirano: “Mercedes ha una struttura più collaudata”

La Mercedes nel round inaugurale di Melbourne ha conquistato una facile doppietta. Quello che sorprende di più però, è il fatto che la W10 non abbia nemmeno mostrato tutto il suo vero potenziale, con una mappatura del motore conservativa. Sull’argomento è intervenuto Giorgio Stirano ai microfoni di Pit Talk.

 

di Alberto Murador

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La Mercedes ha dominato il GP d’Australia con una doppietta, con Bottas che è giunto davanti ad Hamilton. Chiaramente non è stata di certo una sorpresa, d’altronde la casa di Stoccarda ha dominato gli ultimi cinque mondiali in F1. Tuttavia nei giorni post GP sono emersi delle indiscrezioni a riguardo delle frecce d’argento. A quanto pare la casa tedesca avrebbe corso in Australia con una mappatura conservativa, al fine di preservare l’affidabilità dell’unità ibrida sulle W10 (come ribadito dal giornalista Fulvio Solms ndr).

Se così fosse, la Mercedes avrebbe davvero un cospicuo vantaggio tecnico nei confronti degli avversari. Ferrari in primis. Sul’argomento Mercedes ha detto la sua l’ingegnere Giorgio Stirano, intervenuto ai microfoni di Pit-Talk. La casa di Stoccarda ha davvero fatto una monoposto nuovamente più superiore rispetto alla concorrenza?

” A differenza della Ferrari hanno una struttura molto più collaudata. Dal punto di vista complessivo, sia dal punto di vista sportivo che da quello tecnico. Poi che siano una corazzata questo l’abbiamo visto, perché hanno vinto a ripetizione. Quindi non ci piove. ”

Sulla presunta mappatura meno aggressiva del motore Mercedes utilizzata a Melbourne, ci può stare. Cioè, usare una mappatura più conservativa soprattutto nei primi GP della stagione è una logica che quasi tutti i team tendono ad adottare. Anche perchè con solo tre unità a disposizione in ben ventuno GP, sarebbe un suicidio per le squadre far girare a massimo regime i motori. Sentite cosa ha detto l’ingegner Stirano a riguardo.

“E’ chiaro che nella logica della gestione dei motori, considerato anche che quest’anno devono durare tanto, qualche ragionamento su come gestire le mappe sicuramente i team lo fanno. Però di avere tanto di più, non sono così convinto. Penso che ci sia un sostanziale equilibrio, la messa a punto complessiva, e la guida fanno la differenza. “

Qualche risposta in più sul fronte power-unit la si avrà nel weekend del Bahrain, in un circuito come quello di Sakhir abbastanza selettivo sul fronte dei motori. Oltre che mettere a dura prova l’affidabilità delle power-unit. Le power-unit Mercedes e Ferrari sono molto simili in termini di potenza, anche se la sensazione è che quella tedesca sia al momento più affidabile rispetto a quella di Maranello.

Restando in casa Mercedes, l’ingegnere nativo di Torino ha ribadito la superiorità di Hamilton nei confronti di Bottas, nonostante quest’ultimo abbia dominato il GP d’Australia. Per carità, Hamilton non aveva una monoposto perfetta, però la corsa del finlandese è stata magistrale. Stirano ha affermato che Bottas è si un pilota molto forte, ma Hamilton lo è ancor di più. Bottas potrebbe dare fastidio ad Hamilton nel corso della stagione?

” Sulla carta non dovrebbe dare fastidio. Nel senso che è un pilota molto forte, ma che obiettivamente Hamilton lo è di più. Poi non so se Hamilton stia vivendo una fase di rilassamento psicologico. Tutto è possibile. Per la prestazionalità assoluta della F1 bisogna essere sempre sul pezzo. Ci sono magari dei periodi in cui uno si rilassa un attimo. Però non credo che a giochi lunghi, non credo che Bottas possa fare il colpo alla Rosberg. Questa è la mia opinione, poi vedremo. “

In casa Mercedes è palese il fatto che il numero uno sia Hamilton e non Bottas, questo è fuori discussione. Tuttavia se Bottas dovesse giungere nuovamente davanti al team-mate inglese anche in Bahrain, qualcosa potrebbe iniziare a cambiare all’interno del team. Magari non le gerarchie interne tra i due piloti, bensì potrebbe entrare in gioco il fattore psicologico a favore o meno di un pilota e viceversa. E sappiamo come il fattore psicologico sià importante in un pilota di F1 al giorno d’oggi.

Alberto Murador