F1 | Bahrain: Red Bull senza ali e giù dal podio

La Red Bull dopo la buona prova in Australia, ha deluso le attese qui in Bahrain. Max Verstappen è giunto quarto al traguardo, mentre il team-mate Pierre Gasly non è andato oltre l’ottavo posto. Il binomio Red Bull-Honda dovrà dare delle risposte già dal prossimo GP della Cina.

La Red Bull lascia il Bahrain con l’amaro in bocca. Dopo quanto visto di buono a Melbourne con il podio di Verstappen (primo del binomio Red Bull-Honda ndr), ci si sarebbe aspettata una conferma anche in Bahrain. Invece la scuderia di Mateschitz si è dovuta accontentare di un quarto posto con Max Verstappen, e di un ottavo con Pierre Gasly.

La RB15 oggi nulla ha potuto contro i rivali di Ferrari e Mercedes, decisamente superiori sin dalle fasi iniziali della corsa. E probabilmente, la power-unit Honda ha smentito le voci di coloro che ritenevano il propulsore giapponese di aver quasi raggiunto Ferrari e Mercedes in termini di potenza.

Ma la colpa di questo GP incolore nel team anglo-austriaco non è da attribuire solamente alla power-unit giapponese. La RB15 sin dal venerdì non ha mai brillato particolarmente, sia sul giro secco che sul passo gara.

Ieri in qualifica Verstappen si è preso quasi un secondo dal poleman Leclerc, con Gasly addirittura fuori dalla Q3. Di solito la Red Bull tende a migliorare in gara, ma la pista di Al Sakhir non si addice alla RB15. Verstappen protagonista di un duello vinto nei primi giri con la McLaren di Sainz, è sempre stato alle spalle delle due Ferrari e delle due Mercedes. L’olandese non  è mai riuscito ad impensierire i primi quattro, salvo poi giungere quarto al traguardo dopo i problemi di Vettel nella seconda metà del GP.

 

Anzi, nel finale della corsa “MadMax” ha avuto la possibilità di giungere sul gradino più basso del podio, per via dei problemi all’ERS sulla Ferrari di Charles Leclerc. Poi nel giro d’onore dopo aver tagliato il traguardo è stato curioso il testacoda per Verstappen, senza conseguenze per la sua vettura.

Se Verstappen ha ottenuto il massimo quest’oggi dalla sua Red Bull, non si può dire la stessa cosa per Pierre Gasly. Il pilota francese dopo essere partito dalla settima fila, è riuscito a rimontare sino all’ottava posizione. Gasly al traguardo è stato preceduto anche da Norris con la McLaren, e da Raikkonen con l’Alfa Romeo, quest’ultimi sicuramente con delle vetture inferiori rispetto alla Red Bull del francese. Gasly dopo queste prime due gare senza risultati di rilievo, rischia di essere già sotto la lente d’ingradimento di Helmut Marko.

Il braccio destro di Mateschitz non ammetterà altre prove così sottotono dal francese. Già dal prossimo GP della Cina tra due settimane, l’ex Toro Rosso dovrà dimostare di meritarsi il suo sedile alla Red Bull.

Il circuito di Shanghai sede ovvero del prossimo GP del mondiale, dovrebbe sulla carta esaltare maggiormente le caratteristiche della RB15. Nella scorsa stagione fu proprio la scuderia anglo-austriaca a trionfare in Cina, con alla guida Daniel Ricciardo. Se la Red Bull vorrà lottare per il mondiale, dovrà migliorare nettamente rispetto a quanto visto qui in Bahrain.

Alberto Murador