F1 | Con Binotto più pressione su Vettel

Il cambio di Team Principal mette Vettel nella condizione di dover per forza vincere. La monoposto dovrà si esser competitiva ma oramai è chiaro che colui il cui rendimento sarà sotto la lente di intendimento sarà proprio Sebastian Vettel.

La rivoluzione di Gennaio, il passaggio a ruolo di Team Principal tra Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto, senza dubbio l’ultima volontà del compianto Sergio Marchionne, compone il puzzle di quella Ferrari disegnata non più per poter competere alla pari con Mercedes ma per vincere. Vincere è l’unico e dichiarato obiettivo del mondiale 2019, motivo per cui è stata rivoluzionata una squadra che come avrebbe detto Ferrari ” arrivata seconda è solo la prima degli ultimi!”.

Se da una parte questa scelta spezza l’asse della continuità che caratterizza i competitor come Red Bull (Horner) e Mercedes (Wolff) dall’altro è un necessario punto di riavvio che mette a tacere i dissidi che ci sono stati tra Arrivabene e Binotto che hanno diviso la Ferrari un due cordate di pensiero.

Ad uscirne “ indebolito” da tutto ciò a mio giudizio c’è proprio Sebastian Vettel che quest’anno dovrà rispondere in pista dimostrando di aver superato la crisi sportiva personale che gli ha fatto perdere la lotta al titolo 2018.

Non dimentichiamoci poi che proprio Sebastian Vettel, più volte, la scorsa stagione ha dichiarato di non essere convinto che la Ferrari fosse a tratti superiore alla Mercedes, cosa che secondo gli addetti ai lavori non è stato. Hamilton ha vinto il titolo grazie al suo rendimento lottando con una Ferrari qualche volta più forte senza mai commettere un errore.

Ora Vettel si trova a capo del muretto proprio quel Mattia Binotto a cui erano indirizzate le richieste di una monoposto ancora più competitiva, certamente una pressione in più col divieto assoluto di sbagliare. Se i risultati del tedesco non arrivassero è chiaro che si aprirebbero scenari ad ora impensabili.

In Ferrari praticamente l’unico rimasto al suo posto è proprio Sebastian Vettel, a lui si chiede il massimo contando anche sullo stimolo che avrà con accanto un arrembante Leclerc. Elemento che nella testa di Vettel dovrà saper essere di stimolo e non di black out. ( ricordiamo come soffrì Ricciardo nell’ultima stagione in Red Bull).

Insomma la Ferrari si trasforma e matura per evolvere in quella squadra che finalmente possa riportare il titolo in Italia dopo ben 12 anni, il 15 febbraio si svelerà la monoposto. Melbourne è lontana solo 2 mesi. Forza.