F1 | Con Mario Isola verso un 2019 ricco di novità

Il 2019 arriva di gran carriera ma Pirelli ha già ultimato da tempo i prodotti che vedremo in pista la prossima stagione. A Pit Talk abbiamo ospitato Mario Isola, Racing Manager di Pirelli Motorsport, che ci ha parlato di tutte le ultime novità che la casa milanese porterà in F1 l’anno prossimo. 

di Francesco Svelto |

Ascolta “F1 – Pit Talk n°164 – Le gomme 2019 – Mario Isola di Pirelli e Fabiano Vandone” su Spreaker.

Il 2019, si sa, vedrà diversi cambiamenti all’aerodinamica delle vetture che impatteranno, per forza di cose, su come lavoreranno gli pneumatici. Ad Abu Dhabi, a fine novembre, i team e i piloti hanno potuto prendere confidenza con i prodotti definitivi che Pirelli porterà in pista l’anno prossimo e che hanno già trovato riscontri positivi tra i piloti. Cosi Mario Isola:

“Abbiamo lavorato sulle nuove costruzioni, con nuovi materiali. L’idea alla base del nostro lavoro è quella di dover gestire temperature sempre più elevate a causa delle vetture che sono sempre più veloci. Queste nuove costruzioni hanno portato al ridisegnare gli pneumatici e i team li hanno provati ad Abu Dhabi. Le mescole le chiameremo con dei numeri da C1 a C5 ma come già sapete ad ogni gara saranno chiamate Hard, Medium e Soft.

L’obiettivo è quello di creare una maggiore separazione tra le mescole. Abbiamo una C1, la gomma più dura di tutte, che è un po’ più morbida di quella dello scorso anno che è stata usata abbastanza poco e solo su alcune piste in quanto era molto conservativa. La C2, la vecchia media, si avvicina alla soft, quindi alla C3 che è rimasta immutata.

La vecchia SuperSoft sparisce, invece, a favore di una nuova C4 – la vecchia UltraSoft – che avrebbe circa 8 decimi in media sul giro di vantaggio rispetto alla C3 e una C5 – la vecchia HyperSoft – su cui non abbiamo agito per aumentare la perfomance ma per ridurre graining e blistering. Quindi tre mescole ridisegnate e una costruzione nuova!” 

Una considerazione interessante è relativa alla semplificazione alare del 2019 che porterà ad un abbassamento del carico. Uno dei topic più importanti è capire se la percorrenza nelle curve veloci potrebbe mettere maggiormente sotto stress le gomme:

“Dipende dal bilanciamento generale della vettura piuttosto che dal carico. Su alcune piste il problema potrebbe essere rappresentato dai settori che richiedono molta trazione e che quindi, con carico inferiore, schiaccerebbero la macchina in maniera diversa andando a scivolare e pattinare.

Quest’anno (quello appena concluso, n.d.r.)  l’effetto di ammorbidire le mescole – per cercare di arrivare a fare due pit-stop a gara – si è tradotta in una gestione diversa praticamente per tutti i team. Dal momento che le vetture fanno fatica a superarsi e visto che si perdono 20-22 secondi per fare un pit-stop, ai team conveniva rallentare il passo gara, far durare di più la gomma e ridurre ad uno stop solo la strategia!”.

La mutata e più conservativa gestione di cui parla Mario Isola, in effetti, ha portato all’aumento della forbice dei tempi tra qualifiche e gara, come abbiamo potuto vedere molte volte nel corso di questa stagione.

“A quel punto, dopo che abbiamo visto che la tendenza era quella di gestire sempre di più man mano che noi ammorbidivamo la mescola, abbiamo deciso di dare la possibilità di spingere di più in pista(aumentando i giri in cui la gomma fornisce le massime prestazioni, n.d.r.) piuttosto che andare a cercare di aumentare i pit-stop. In generale siamo tutti d’accordo: o avremmo valutato altre possibilità per fare due o più pit-stop andando ad intervenire sul regolamento, oppure vedere piloti che andavano ancora di più a gestire non avrebbe avuto senso!” 

Infine un passaggio sul futuro a medio termine. Da qui a qualche anno vedremo in F1 i cerchi da 18” fare bella mostra di sugli pneumatici di F1. Indubbiamente un cambio epocale, sia per Pirelli che per i piloti che dovranno cercare ed adattarsi ad uno stile di guida completamente nuovo e caratterizzato da infinite variabili. Cosi Mario Isola a riguardo:

“E’ un cambiamento gigantesco! Insieme ad essi è prevista anche l’abolizione delle termocoperte. Montare un cerchio cosi significa che il fianco della gomma si riduce ulteriormente e la sospensione non andrà a lavorare cosi come oggi. Non dimentichiamoci che saranno vetture figlie di un regolamento tecnico tutto nuovo, quindi dobbiamo capire quale sarà il livello di carico aerodinamico, i team dovranno ridisegnare completamente il sistema sospensivo dandogli una corsa maggiore di quella di oggi. Immaginate semplicemente cosa voglia dire l’impatto su un cordolo. Sarà una guidabilità diversa, tutta da scoprire!”.

 Pirelli  deciso le mescole per i quattro appuntamenti iniziali del 2019. Eccole riassunte in una infografica:

https://twitter.com/pirellisport/status/1072127081113415682

Il 2019 arriva a gran velocità…

Francesco Svelto

Francesco Svelto
Francesco Svelto
Non tifo e non simpatizzo squadre e piloti. Amo tutto ciò che è pure-racing a 4 ruote! Nota bene, ho scritto "pure-racing".

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