F1 | Marko troppo focoso anche per Verstappen

Hemult Marko alza – troppo – l’asticella e punta al mondiale nel 2019, pur dimenticandosi della delicata fase di transizione motorostica che Red Bull subirà nell’inverno ormai alle porte. A gettare acqua sul fuoco è addirittura Max Verstappen. 

di Francesco Svelto |

 

L’Helmut Marko di questi ultimi periodi è un fiume in piena. Al vetriolo su Ricciardo – ricordate le frecciatine di Austin sul suo pilota e la Renault – alla smorfia di disappunto di Città del Messico – sempre ad opera dell’australiano che aveva “strappato” la pole al suo pupillo olandese – passando per le dichiarazioni d’amore verso Honda e per gli obiettivi – massimi! – dell’anno prossimo.

E’ proprio sugli obiettivi 2019 che l’austriaco è apparso entusiasta forse anche troppo, indicando come Verstappen, grazie al supporto della Honda, può diventare il più giovane campione del mondo della storia della F1:

“Non vediamo l’ora che arrivi l’anno prossimo. L’obiettivo è di avere in squadra il più giovane Campione del Mondo. Abbiamo tempo due anni per riuscirci ma non vogliamo aspettare e andremo alla carica già nel 2019. Sappiamo che quando si monta un nuovo motore, il primo anno non è mai facile. Ma noi ci siamo dati un obiettivo, e questo deve essere moto chiaro a tutte le persone: dovremo lottare per il campionato fin dall’inizio. Senza scuse!”

Il tutto considerando l’apporto, tutto nuovo, di Honda. Il motorista giapponese arriva da una stagione sicuramente positiva – dopo il triennio da brividi con McLaren – in cui ha fatto passi avanti. Sul fronte delle prestazioni possiamo annoverare la power unit nipponica a livello di quella francese che attualmente spinge le Red Bull. Ma l’affidabilità? Nonostante le parole di Marko, è giusto ribadire come i due piloti della Toro Rosso siano stati quelli che più di tutti in griglia hanno sostituito componenti della power unit, anche oltre i limiti consentiti dal regolamento. E quindi la questione affidabilità è da tenere sott’occhio ancor di più di quella della prestazione. Ma Marko sembra non essere troppo preoccupato:

“Problemi di affidabilità sulla Toro Rosso? In realtà la Toro Rosso sta sacrificando la sua stagione in funzione del prossimo anno. Spesso non ci sono state rotture ma aggiornamenti tecnici finalizzati a introdurre nuove parti. Le cifre ci dicono che il motore Honda è già in vantaggio sul Renault. Non sono preoccupato, anche se devi partire da dietro una o due volte, con Verstappen ci sarebbe sicuramente una gara eccitante. Alla radio mentre è in gara parla come se fosse seduto al bar con in mano una tazza di the. È incredibile: non ha ancora raggiunto il suo limite”.

Ma nelle vesti di pompiere improvvisato, pronto a gettare acqua sul fuoco di un Marko forse troppo su di giri, vi è addirittura Max Verstappen. L’olandese tende a sminuire un po’ gli obiettivi “bellicosi” del suo dirigente:

“Helmut Marko è sempre ottimista e questo è molto bello da vedere. Per quanto riguarda la prossima stagione ritengo che dobbiamo aspettare e vedere che tipo di prestazioni avremo nella prima parte della stagione. Immagino che faremo un bel passo in avanti, soprattutto in termini di potenza e motore, ma avremo un’idea chiara solo in Australia!”

Divergenze di opinioni e di obiettivi? Forse in Red Bull, per iniziare al meglio la campagna 19, dovrebbero quantomeno definirsi i reali obiettivi di un team si, altamente competitivo, ma non capace di vincere un mondiale dall’ormai lontano 2013. E l’anno prossimo potrebbe essere ancora più difficile, data la transazione motoristica che il team subirà. Con buona pace di Marko.

 

Francesco Svelto