Maurizio Arrivabene vuol gettare acqua sul fuoco sulle voci dei dissidi con Mattia Binotto che ha etichettato come “fake-news”. Ma è davvero cosi? Il team principal, più volte, ha punzecchiato la squadra e la direzione tecnica in particolare.
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
Ascolta “F1 – Pit Talk n°159 – Arrivabene: Binotto via? Fake news” su Spreaker.
Le voci di una presunta diatriba interna alla Ferrari che avrebbero visto contrapposte le figure di Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto, si sono susseguite con molta insistenza nel corso della tarda estate. In un primo momento si vociferava che il direttore tecnico ambisse al posto di team-principal. Poi, quando i risultati in pista non sono stati più convincenti, le voci giornalistiche hanno parlato di contrasti tra i due.
Arrivabene ha più volte “punzecchiato” Binotto e quest’ultimo addirittura sarebbe stato avvicinato da due team in vista della prossima stagione.
Ovviamente, da Maranello, il diretto interessato ha etichettato tutte queste voci come fake-news. E non poteva essere altrimenti dato il suo ruolo.
Ma è davvero cosi? Cerchiamo di fare chiarezza.
La Ferrari è una macchina veloce, per larghi tratti del campionato è stata la più veloce in pista, superiore anche alla Mercedes. Da Monza in poi, qualcosa va storto. Le tre trasferte asiatiche di Singapore, Sochi e Suzuka sono una disfatta in termini di risultati in pista (con Vettel che c’ha messo anche del suo, ma questa è un’altra storia). I famigerati cerchi forati delle Frecce d’Argento non c’entrano, non possono essere stati loro il vero ago della bilancia.
Negli ultimi tempi, invece, arrivano dal duo Vettel-Arrivabene, più volte, delle uscite sul progetto tecnico che è si, molto valido, ma che non risulterebbe dominante (questo lo ha detto Vettel). Inoltre Vettel “dovrebbe essere coccolato di più” (questo lo ha detto il team-principal che ha sempre difeso il tedesco). Come a dire che il mezzo tecnico non ha soddisfatto pienamente il pilota, che avrebbe meritato una vettura ancora più performante per arrivare a vincere il mondiale (e coprire gli errori fatti).
Quindi qualcosa da leggere tra le righe delle dichiarazioni dei protagonisti c’è eccome. Non è tutto fake-news, a parer nostro.
Nella giornata di ieri, a Pit Talk, abbiamo avuto come ospite la prima firma della F1 di Gazzetta dello Sport, Luigi Perna. Il giornalista ha cosi commentato l’argomento:
“Che il clima all’interno della GeS fosse teso e ci fossero delle frizioni tra direzione tecnica e sportiva, a me risultava! Le uscite di Arrivabene dopo le qualifiche del Giappone, quando ha criticato apertamente la squadra dopo l’errore strategico, furono il segnale evidente di questa situazione.
Inoltre, queste continue sottolineature delle carenze tecniche della vettura ribadite sia dal team-principal che da Sebastian Vettel sembrano un tentativo di “togliere qualcosa” al lavoro fatto da Binotto e i suoi ingegneri per avere una sorta di “alibi” per il mondiale che è sfumato in questo modo, nonostante una vettura che era competitiva!”
A due gare dal termine la Ferrari ha la possibilità di mettere buone basi per la stagione 2019 con delle prestazioni convincenti e che andrebbero a rasserenare l’ambiente. A ruote ferme, poi, in inverno, ci sarà tempo e modo per ricucire eventuali rapporti incrinati per arrivare compatti a Melbourne 2019. La prossima stagione comincia a breve.
Francesco Svelto