GP Messico: Nel giorno di Hamilton a graffiare è Verstappen, bene Vettel

Vettel in Messico con una buona prestazione ritrova fiducia e podio. Bene anche Raikkonen. Hamilton è campione per la 5 volta ma la Mercedes annaspa, il mondiale costruttori è ancora aperto.

Il GP del Messico passerà alla storia come quello che ha laureato Lewis Hamilton Campione del Mondo per la 5°volta. Poco importa se la sua gara è stata incolore, l’inglese doveva raggiungere tagliare il traguardo tra i primi 7 per ottenere il titolo e così e stato.

Raggiunge Fangio, un mito di un’altra epoca ponendosi di fatto a carriera in corso in una dimensione già leggendaria. Davanti a lui con 7 titoli il solo Michael Schumacher di cui Lewis prese il sedile sulla Mercedes nel 2013.

La Ferrari ha di che mangiarsi le mani. La trasferta americana la vede competitiva alla grande. Vittoria ad Austin e doppio podio in Messico. Poco importa se a vincere è stato Verstappen su Red Bull. La rossa dimostra al momento sulla Mercedes una forte superiorità che mantiene vivo il lumicino della lotta nel mondiale costruttori. Fori o non fori nei cerchi, servono a raffreddare e non x funzioni areodimaniche, la Mercedes è per la prima  volta un po in crisi

La gara del Messico restituisce alla Ferrari un buon Vettel. Cauto al via, fortunato a non aver danni nel contatto con Bottas, deciso nei sorpassi su Ricciardo ed Hamilton. Togliersi di dosso la negatività ora per Vettel è fondamentale. Trascorrere un inverno sereno farà la differenza nell’avvio di stagione del prossimo anno.

Bene Vettel bene Hamilton. Entrambi hanno capito che tra loro due prima o poi ci sarà Verstappen. L’olandese ha vinto il suo 5° GP in carriera prenotandosi come prossimo pretendente al titolo. La maturazione di Verstappen è a buon punto. Complimenti alla Red Bull e a Marko capaci di difenderlo e rimetterlo in carreggiata quando tutti iniziavano a chiamarlo “Versbatten”.

Come e quando Verstappen infastidirà Vettel ed Hamilton dipenderà dal motore Honda che nella prossima stagione equipaggerà le Red Bull. Una scommessa quella del team austriaco, la prova del nove per i giapponesi che non possono permettersi un’altra figuraccia come fecero in McLaren.

Tra due settimane il GP del Brasile, pista amica della Ferrari. La lotta per il costruttori non è chiusa ma più che complessa. L’obiettivo sarà provarci fino alla fine.

Prima a Monza, settimana prossima, le Finali Mondiali Ferrari. Il saluto della scuderia al pubblico italiano, il congedo da ferrarista tra i tifosi di Kimi Raikkonen ieri a podio.