La Red Bull monopolizza la prima fila come non accadeva da cinque anni. Verstappen perde un’occasione per entrare nella storia come il più giovane poleman di sempre. Ricciardo trionfa, in barba alle aspettative del suo team, siglando una pole magistrale. Hamilton e Vettel conquistano rispettivamente la terza e la quarta posizione e sono chiamati a rincorrere.
Red Bull sugli scudi in Messico. Le ottime prestazioni osservate nel corso delle prove libere del venerdì sono confermate da una storica prima fila nel segno dei tori. Una scommessa vinta quella della scuderia di Milton Keynes, anche se indubbiamente nei box si puntava sulla monoposto numero 33. E invece spunta la prestazione che non ti aspetti, e a centrarla è proprio quel Daniel Ricciardo, esiliato e bistrattato, che riesce a battere il pupillo Verstappen per soli 26 millesimi ,firmando una pole position spettacolare con il tempo di 1’14″759.
Ricciardo ha conquistato la pole grazie al miglior tempo nel secondo e nel terzo settore, recuperando nella parte centrale più guidata. Verstappen invece ha fatto meglio nel primo settore, dove conta maggiormente la velocità massima e, a suo dire, ha poi commesso qualche errore che non gli ha consentito di confermare la pole provvisoria.
In terza posizione troviamo Lewis Hamilton che stacca Vettel di poco meno di un decimo, facendolo scalare quarto. La terza fila è composta dall’accoppiata finlandese Bottas-Raikkonen. A seguire le due Renault di Hulkenberg e Sainz e le Alfa Sauber del sempre ottimo Leclerc e di Ericsson. Si segnala la dodicesima posizione artigliata da Fernando Alonso, con una McLaren che, dopo gli ultimi disastrosi risultati, è finalmente riuscita a passare il taglio della Q1. Buone anche le prestazioni del team di Enstone, che pare confermare un buono stato di forma dei propulsori Renault per quanto riguarda la pista messicana. Quanto alla Ferrari abbiamo osservato una vettura abbastanza performante, capace di far registrare le velocità più alte in tutti e tre i settori. Tuttavia, a detta di Vettel, manca ancora qualcosa in termini di stabilità in curva. Anche la Mercedes paga un gap importante rispetto alla Red Bull, con Hamilton che parla di un carico aerodinamico ideale che consente alle vetture anglo-austriache di compensare le carenze a livello di power unit.
La qualifica, ovviamente, è avvenuta su mescola hypersoft, ma domani entrambi i piloti dei tre top team partiranno con gomme ultrasoft, che consentono di impostare la gara su una sola sosta, passando alla supersoft per l’ultimo stint. La strategia a sosta unica è considerata la più veloce, in quanto la pit lane della pista messicana è significativamente lunga. Attenzione alle fasi di partenza, con un lunghissimo rettilineo prima di curva uno, teatro di battaglie serratissime. Occorrerà cautela da parte dei piloti Ferrari e Mercedes e soprattutto da parte di Vettel che non può permettersi l’ennesimo errore.