F1 | Messico e nuvole, l’altra faccia della rossa

In Messico la Ferrari arriva per mostrarsi di nuovo competitiva e riprendersi un finale di stagione da protagonista. Il Messico probabilmente assegnerà il titolo a Lewis Hamilton, dalle rosse ci si aspetterà una prova d’orgoglio. Sopratutto da Vettel.

Il GP del Messico probabilmente assegnerà per il secondo anno di fila il titolo mondiale a Lewis Hamilton, il 5° della carriera. La Ferrari può solo provare a rallentare la corsa dell’inglese e iniziare a preparare al meglio già da ora la prossima stagione.

Kimi Raikkonen negli USA ha vinto una gara pazzesca mostrando che la Ferrari c’è, che è tornata competitiva e che è in grado di giocarsela su ogni circuito. Se da un lato è stata una vittoria “scacciacrisi” che ha spezzato un trend negativo che durava da Monza, dall’altro ha messo a nudo come in questo momento l’anello debole della squadra sia Sebastian Vettel.

Senza l’errore nelle libere, costato tre posizioni di penalità, Vettel non sarebbe stato costretto alla bagarre con Ricciardo e al successivo testacoda (il terzo in poche gare).

Vettel autore poi di una splendida rimonta ha dimostrato la bontà della macchina mettendo a nudo il suo momento no. Ha costanza negli errori, non riesce a uscire indenne da un corpo a corpo, soffre di un’ansia da prestazione che si traduce in una condotta di gara (nelle fasi iniziali: Francia, Monza, Giappone, Usafrettolosa e imprudente.

In Messico Vettel dovrà ritrovarsi. A titolo oramai quasi del tutto sfumato le ultime gare serviranno per ritrovare sicurezza e fiducia in sé stesso.

In questo la Ferrari dovrà essere brava a gestire il momento. Voci dicono che all’interno della squadra Vettel abbia perso un po’ di autorevolezza. Ma siccome non sarà lui a lasciare la squadra a fine anno, è il caso che il team lo faccia sentire al centro della massima attenzione, anche utilizzando pazienza.

Vettel va aiutato. Ora è l’ombra di sé stesso, anche hai microfoni dei media si ha la percezione che sia moralmente a terra.

La Ferrari sorridente degli USA è stata quella che ha celebrato un grande campione che alla Ferrari ha dato tanto. Un titolo mondiale, l’ultimo vinto dalla rossa, e per tanti anni -soprattutto gli ultimi- un uomo squadra straordinario.

Il futuro però non  è Kimi Raikkonen. Il futuro è l’altro lato del box che spera dal Messico di veder rasserenarsi l’animo di Sebastian Vettel in vista di tempi per lui migliori.

Il GP del Messico ad ogni modo avrà altissime probabilità di assegnare il titolo. Lewis Hamilton sarà campione anche con un 7° posto anche se a vincere la gara fosse Vettel.

 

Alessandro Francese
Alessandro Francese
Appassionato di sport, motori e Alfa Romeo ho sempre cercato di fare dei miei interessi un lavoro. Dalla tesi su Gianni Brera al mio impegno quotidiano in una concessionaria, almeno in parte, credo di esserci riuscito. Questo però è solo l'inizio! "Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere." Cit. Ayrton Senna

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