F1 | Suzuka: la Red Bull inguaia ancor di più la Ferrari

La Red Bull porta a casa un bel risultato nel GP del Giappone. Le due monoposto anglo-austriache sono riuscite a stare li con le Mercedes, giungendo davanti ad entrambe le Ferrari. Verstappen è giunto terzo, mentre Ricciardo dall’ottava fila è risalito sino al quarto posto.

di Alberto Murador

Una grande Red Bull quella vista oggi sul circuito di Suzuka. Il team anglo-austriaco ha ottenuto il massimo possibile nel GP di Giappone, con una brillante prestazione da parte di entrambi i piloti. Max Verstappen è arrivato terzo al traguardo, seguito dal team-mate Daniel Ricciardo.

La scuderia con sede a Milton Keynes può ritenersi più che soddisfatta per la prestazione odierna, poichè poter attaccare le due Mercedes era impossibile oggi. Tra le altre cose la Red Bull, giungendo con ambedue le monoposto davanti alla Ferrari hanno permesso alla Mercedes di guadagnare ulteriori punti sia sul mondiale piloti che costruttori.

Ma partiamo dalle qualifche del sabato, con una Red Bull a due facce. Max Verstappen è stato molto efficace in Q3, ad aprire la seconda fila dietro alle due “Frecce d’argento”.

Ricciardo invece ha avuto un inconveniente tecnico sulla vettura che lo ha costretto a partire dalla quindicesima posizione. Il pilota australiano è stato certamente tra i piloti più attivi di giornata, con una serie di sorpassi belli e decisi.

 

Alla fine Ricciardo è riuscito a risalire sino alla quarta posizione, approfittando anche degli inconvenienti dei due piloti Ferrari. Chi è riuscito a far meglio del pilota di Perth è stato il compagno di team Verstappen. “Madmax” è stato protagonista del GP del Giappone, con l’olandese che è entrato in contatto con Raikkonen alla chicane prima del traguardo nelle fasi iniziali della gara.

Poco dopo la manovra di Verstappen su Raikkonen è stata sanzionata dai commissari con una penalità di cinque secondi. Penalità scontata ai box dall’olandese una volta rientrato per il cambio gomme. Ma ancor prima di effettuare la sosta ai box, Verstappen ha avuto un contatto anche con l’altra Ferrari di Vettel.

Subito dopo il rientro della safety car (entrata per i troppi detriti in pista causati dal contatto Magnussen-Leclerc ndr), Vettel ha tentato di passare di motore l’olandese della Red Bull alla “Spoon curve”. I due sono entratti in contatto, ed ad avere la peggio è stato il ferrarista andando in testacoda. Verstappen invece è passato indenne dal contatto, salvo avere qualche problema di bilanciamento sulla sua RB14. In questo caso i commissari di gara hanno giudicato il contatto un normale incidente di gara.

Nonostante una monoposto non perfetta dal punto di vista aerodinamico, Verstappen è riuscito ugualmente a tenere un ottimo passo nel corso di tutto il GP.  Nei giri finali l’olandese è riuscito addirittura ad impensierire la seconda posizione di Bottas, con il finlandese della Mercedes entrato in difficoltà con le gestione degli pneumatici. Ma alla fine per Verstappen è stato impossibile portare un attacco deciso a Bottas, grazie anche all’aiuto della power-unit Mercedes. Decisamente più potente rispetto a quella Renault della Red Bull.

Ed a proposito di power-unit, Verstappen ancora una volta non le ha mandate a dire alla Renault per la scarsa potenza della power-unit francese.

Un chiaro sfogo di rabbia e frustazione da parte di un talento che potrebbe far molto di più se avesse la giusta power-unit.

Ancora quattro GP di sofferenza per la Red Bull con Renault, poi inizierà l’era del binomio Red Bull-Honda tra ottimismo e curiosità da parte degli uomini di Milton Keynes.

Il prossimo appuntamento del mondiale di F1 sarà tra due settimane ad Austin per il Gp degli Stati Uniti. Sulla carta il circuito texano non dovrebbe essere troppo favorevole alla RB14, tuttavia mai dare per spacciata la Red Bull. Anche in questo weekend la monoposto anglo-austriaca doveva giocare in difesa, ed invece. Staremo a vedere.

Alberto Murador