A Suzuka, il quinto e sesto posto delle due Ferrari decreta la fine del mondiale.
La Ferrari è una nave fallata che imbarca acqua ed è sul punto di naufragare. Viene da pensare questo dopo aver visto gli ultimi gran premi, e l’opinione è confermata dalla corsa appena conclusa. Il team è allo sbando, del tutto impreparato a sostenere la pressione della lotta con un team, la Mercedes, oggettivamente più forte.
La tendenza si era capita da venerdì, quando Hamilton ha dominato le due sessioni di libere. La storia si è ripetuta al sabato, quando il team campione del mondo ha azzeccato le scelte strategiche, mentre la Ferrari ha sbagliato in modo clamoroso con Vettel. Mandare in pista Vettel con le intermedie, quando la pista era asciutta, è una scelta da team di rincalzo, non da top team quale è la Ferrari, e il risultato si è visto. Ma la lista degli orrori non è finita lì.
Ottima la partenza di Vettel, che in tre giri ha rimontato dal nono al quarto posto. Peccato che il tedesco vanifichi tutto con un’entrata incomprensibile su Verstappen. L’olandese avrebbe perso cinque secondi al pit per una penalità, ma Vettel tenta un sorpasso impossibile alla Spoon curve. Lo spazio non c’è, e il contatto è inevitabile. Risultato: il tedesco finisce in fondo al gruppo. Raikkonen mantiene le posizioni e monta le medie al giro 17, molto prima degli avversari. La differenza di gomme permette alle Red Bull di guadagnare su di lui, e al pit stop Ricciardo, dopo aver rimontato dalle retrovie, riesce a stargli davanti.
Vettel si lancia in una rimonta come ne abbiamo viste molte in questa stagione. Riesce a risalire fino al sesto posto, e lì si ferma, per via del distacco di 40 secondi da Raikkonen. Le due Ferrari così concludono al quinto e sesto posto, dietro alle due Red Bull. In tutto questo, le Mercedes hanno avuto la vita fin troppo facile, portando a casa una doppietta scontata.
E’ un peccato, perché la Ferrari era la squadra più veloce nella prima parte della stagione. Poi, ancora una volta, il team si è disunito nel momento decisivo della stagione, dopo la pausa estiva. L’opinione di chi scrive è che le cause di questa caduta siano due: la dipartita di Marchionne, e l’addio di Simone Resta. La Ferrari ha perso il suo leader e la sua guida tecnica, quando più ne avrebbero avuto bisogno. Questo spiegherebbe perché il team sia così allo sbando, e spiegherebbe l’involuzione tecnica che ha facilitato la risalita della Mercedes. Quest’inverno sarà necessario riorganizzare il team, in modo che possa ritrovare la sua stabilità.