F1 | “Vettel per due anni ha regalato il titolo”

Gli errori di Sebastian Vettel stanno condizionando fortemente l’andamento della stagione della Ferrari. Con Gian Carlo Minardi, intervenuto a Pit Talk, abbiamo discusso sulla situazione indubbiamente problematica che sta portando il team di Maranello a perdere i due titoli mondiali, con il fattore umano che, anche per altri motivi, si sta rivelando decisivo. 
Ascolta “F1 – Pit Talk n°155 – Ferrari, cosa è successo da Monza in poi?” su Spreaker.

di Francesco Svelto |

La situazione sportiva della Ferrari è assolutamente compromessa. Dopo il GP del Giappone di qualche giorno fa, a Suzuka, Sebastian Vettel ha visto crescere il suo distacco dal leader fino a 67 punti. Hamilton e la Mercedes dovranno soltanto passeggiare per arrivare a conquistare il titolo mondiale.

Ma i discorsi e gli interrogativi di queste ultime settimane, riguardano ovviamente la Ferrari. Come ha fatto il team di Maranello a dissipare un vantaggio tecnico che sembrava evidente fino al sabato del GP d’Italia, dove su una pista tutta di motore – nonché quella di casa – ha conquistato tutta la prima fila? E’ stato forse l’apice della stagione, la dimostrazione di una raggiunta superiorità tecnica. Poi l’errore della domenica e il successivo vuoto più totale.

A questi dubbi cercano di dare risposta tecnici, addetti ai lavori, semplici appassionati e tifosi. Ci sono senz’altro innumerevoli chiacchiericci e discussioni da Bar Sport. Ma un commento di assoluta autorevolezza a riguardo non poteva provenire da una persona con più esperienza di Gian Carlo Minardi, intervenuto ieri a Pit Talk.

I presunti punti focali che sono alla base della debacle Ferrari sono da ricercare soprattutto nel fattore umano venuto meno sotto diversi aspetti. In primi c’è stata la scomparsa di Marchionne in estate e la conseguente perdita di un leader carismatico a Maranello:

“C’è sicuramente nervosismo all’interno del team. La mancanza di un uomo che negli ultimi quattro anni aveva dettato le regole del gioco può essere destabilizzante […] Bisogna capire bene quali sono le problematiche all’interno del team. Indubbiamente, dall’esterno, si percepisce nervosismo. Al team manca il capo, manca quello che era il punto di riferimento nel bene e nel male!”

Ma certamente non è stata solo la scomparsa del massimo dirigente di Maranello che ha portato a tutto questo. Sempre restando in tema di fattore umano, errori clamorosi sono arrivati da chi meno te ce lo si aspettava. Riferimento neanche tanto velato a Sebastian Vettel, quattro-volte campione del mondo e insignito degli onori e degli oneri di conquista del titolo iridato.

Gian Carlo Minardi si è espresso anche sul tedesco, che dal prossimo anno farà coppia con il giovane e promettente Charles Leclerc, un pilota che il manager faentino definisce come “Il futuro della categoria!”, avendolo potuto seguire negli anni in cui il monegasco era in FDA. Ebbene, Minardi sottolinea come la gestione della nuova coppia sarà di vitale importanza per Maranello e non risparmia una bella frecciatina proprio a Vettel:

“Ci vogliono le persone per gestire nella prossima stagione il ragazzo di 21 anni con il quattro-volte campione del mondo che per due anni ha regalato il titolo alla concorrenza!“. 

Vettel purtroppo è stato protagonista di ben sei errori gravi commessi nelle 17 gare sin qui disputate. Praticamente più di un errore ogni tre gare. Una media altissima. Una media sicuramente non da titolo mondiale (e c’è anche chi ha quantizzato in 60/70 i punti persi da Vettel per questi suoi errori: praticamente quel che ora gli manca per stare al passo di Hamilton). Questi sono dati che non vogliono influenzare l’opinione di alcun lettore ma che, al contrario, sarebbe giusto usare come spunto di riflessione e di dibattito.

Francesco Svelto

Francesco Svelto
Francesco Svelto
Non tifo e non simpatizzo squadre e piloti. Amo tutto ciò che è pure-racing a 4 ruote! Nota bene, ho scritto "pure-racing".

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