F1 | Ing. Mazzola: “La Ferrari ha una grande capacità di sviluppo”

Ha sorpreso molto il recupero dellaFerrari in Texas nell’ultimo GP degli Stati Uniti e con L’Ing. Mazzola, intervnuto a Pit Talk abbiamo analizzato come questo sia stato possibile ecco cosa ci ha dett intervistato dal nostro Antonio Granato

Ingegnere forse è successo quello che è capitato anche a lei quando era in Ferrari, ovvero che degli sviluppi abbiano penalizzato la macchina anziché migliorarla?

Io direi che potrebbe essere successo, non sono più in Ferrari per dire che è così, ma avendo vissuto certe situazioni molte volte, posso immaginare che sia successo questo, perché bastava poco.

Io mi ricordo sempre il lavoro che si faceva sulle prese d’aria anteriori che sono fonte di notevole sviluppo e ti danno la possibilità di trovare carico aerodinamico perché è sempre un’area sporca quella dal punto di vista aerodinamico. Mettevamo le soluzioni nuove in macchina e la macchina non andava, eppure vedevamo il carico, il carico lo vedevamo, ma la macchina non andava! Allora all’epoca avevamo una macchina a Barcellona poi si portava un macchina a Vairano che faceva le prove in rettilineo e allora quel punto si vedevano un pò le cose e potevi modificarle e potarle poi in gara.

Oggi non avendo più questo è chiaro che porti in gara direttamente certe soluzioni che potrebbero darti dei problemi. I piloti non se ne accorgono subito perché non è un fattore immediato, è guidabilità, magari c’è guadagno di carico, quindi la macchina potrebbe produrre più performance, ma la guidabilità diventa più difficile il pilota comincia ad avere più difficoltà. Allora comincia a lavorare sull’assetto ma l’assetto diventa a quel punto un compromesso, per mettere apposto alcune cose vai a mettere a rendere meno performanti altre.

Ma come ha fatto la Ferrari ha tornare competitiva in quindici giorni, possibile che questo ia dovuto solo ad aver tolto dalla monoposto le soluzioni che non funzionavano o c’è dell’altro?

Hai tolto l’instabilità che si era generata con i nuovi sviluppi che surriscaldavano il posteriore e che portavano blister, sono molto sensibili queste macchine, ci vuole molto poco per far diventare una macchina da molto veloce a mediocre. Adesso io penso che la Ferrari abbia avuto una grande capacità di sviluppo, forse anche più degli altri, arriva sempre con delle cose nuove fatte bene.  E chiaro che avendo ancora background degli anni 2000, dove il grosso era nel provarli in pista prima di potarle in gara, era un fattore confortante da questo punto di vista. Penso che loro si stiano mangiando le mani per certi aspetti. L’aerodinamica ha una stabilità ed è molto delicata non è come in aggiornamento di motore.