F1 | Sabato pomeriggio sulla pista di Suzuka traspariva un’aria funeralizia dopo le qualifiche. Ed era soltanto l’inizio di un week-end da dimenticare per la Ferrari, i suoi piloti e soprattutto per i fans.
Chi ha visto le dirette di Sky con le facce distrutte di Arrivabene e dei suoi uomini, che sembravano tutti bastonati, ha sentito le acrobazie verbali per dire e non dire, per scusarsi senza offendere nessuno. Con un’assunzione di responsabilità da parte di Vettel per la scelta delle gomme che mirava a giustificare il team. Con un imbarazzo diffuso, e con commenti che ho appunto definito funeralizi da parte dei vari personaggi chiamati a giudicare l’accaduto, se ne sarà reso conto.
Almeno i piloti si esprimevano finalmente in maniera non banale come spesso abbiamo sentito (passi per Raikkonen che sulle insulsaggini ci marcia addirittura con un libro, ma nelle giornate di Sochi Vettel aveva davvero toccato il fondo con le ovvietà…).
Poi la gara ci ha dato la misura dell’attuale Ferrari e dei suoi piloti: nessuna invenzione strategica, Raikkonen ancora impegnato in una gara solitaria senza sprazzi, Vettel che parte come una furia e tenta il sorpasso su Verstappen in un punto inadatto con il conseguente testacoda simil-Monza.
Insomma la sensazione è stata di un team in difficoltà. Si direbbe che Arrivabene sia impegnato più che altro a sopire le eventuali effervescenze interne. Il che forse spiega quello che avevamo percepito in occasione del Gran Premio di Monaco. Infatti ci era giunta informazione da una persona molto addentro alle cose ferrariste di un giudizio sull’ambiente: “ La situazione è tragica!”.
Non resta che sperare in un superamento della crisi in prospettiva 2019 ed almeno in qualche vittoria in questo ultimo scorcio del 2018. I fans lo meritano.
Intanto Lewis Hamilton conferma quel che avevamo detto qualche mese fa: è lui il nuovo “guru” della Formula 1. Lo ha confermato a fine gara quando ha parlato di spiritualità delle sue attuali prestazioni.
Per la classifica di serie B la Haas resta al comando mentre la Racing Point ( ex Force India ) recupera leggermente.