F1 | Ferrari: Arrivabene verso la riconferma

Maurizio Arrivabene Ferrari

Maurizio Arrivabene molto vicino alla riconferma nel ruolo di team-principal Ferrari nel 2019. Maranello nel segno della stabilità ma da ora in poi serviranno i risultati.

di Francesco Svelto |

La Ferrari sta approcciando il GP degli Stati Uniti, in programma domenica, con diversi e importanti dilemmi. Si va dalle prestazioni in pista, venute a mancare clamorosamente dal GP di Singapore in poi, fino alla programmazione futura.

La Ferrari quest’anno ha subito la scomparsa di Marchionne, figura che catalizzava su se stessa molti aspetti politici e mediatici, tenendo la squadra più serena e dedita al lavoro. E’ fuori discussione che il carisma e il ruolo dell’italo-canadese adesso manchino. E se non bastasse a Maranello si sta fronteggiando anche la “grana” del ruolo di team-principal per la prossima stagione.

Almeno sotto questo punto di vista, però, dopo diverse settimane di chiacchiericci più o meno fondati, sembra che la questione legata alla permanenza (o no) di Maurizio Arrivabene in Ferrari sia prossima a una risoluzione. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, infatti, indica come molto alte le possibilità di un rinnovo del team-manager bresciano. Del resto, dalle colonne del medesimo quotidiano, Arrivabene aveva fatto sapere qualche settimana fa che non era sua intenzione lasciare Maranello per intraprendere un’altra avventura (si parlava di un ruolo alla Juventus).

Messe da parte quindi le eventuali ipotesi di una candidatura di Mattia Binotto, che in molti danno come fortemente contrapposto allo stesso Arrivabene su diverse tematiche interne della Scuderia. Non sarebbero mancati i dissidi nel corso delle ultime settimane. Ma del resto lo si sa, l’ambiente di Maranello non è certo un ruolo dove regna la massima serenità, soprattutto ai piani alti. Del resto anche la promozione dello stesso Binotto sarebbe stata una scommessa. Avrebbe potuto rendere al massimo in quel ruolo cosi come in quello di direttore tecnico? E chi avrebbe preso il suo posto ora che la vettura 2019 è già quasi pronta? Chi sarebbe stato il responsabile degli sviluppi?

Ferrari sulla strada della stabilità, quindi. Ma è fuori discussione che dovranno arrivare i risultati. Maurizio Arrivabene lo sa e per quanto possa averlo fatto in maniera più o meno plateale, anche lui stesso ha cercato di convogliare su di se le pressioni legate alla ricerca dei risultati. Già quest’anno, più volte, l0 abbiamo sentito dire: “Sono io l’unico responsabile qualora dovessimo mancare gli obiettivi!”.

Ora, sappiamo bene che sono frasi obbligate anche dal ruolo che occupa. Per dovere di cronaca è giusto ribadire come sia stato soprattutto il lato umano quest’anno a mancare a Maranello. Le colpe, però, non sono attribuibili totalmente al muretto ed alla sua gestione. Se si pensi al fatto che Sebastian Vettel ha commesso sei errori gravi sulle diciassette gare sin qui disputate (ovvero più di un errore ogni tre gare), è facile capire verso chi indirizzare – se non tutte – le responsabilità della mancanza dei risultati.

Adesso però non è tempo della ricerca del colpevole. Nonostante il mondiale sia praticamente sfumato – manca solo la matematica certezza – la Ferrari è chiamata a finire il campionato 2018 cosi come l’aveva iniziato, dando una precisa idea del suo vero potenziale.

Con una rinnovata stabilità manageriale e la consapevolezza della propria forza in pista, Maranello può iniziare davvero bene il 2019.

Francesco Svelto