F1 | Allievi: “Confusione Ferrari in pista e in squadra!”

Sergio Marchionne e Pino Allievi (Photo4 srl)

Ospite della scorsa puntata di Pit Talk, Pino Allievi, storica firma della Gazzetta dello Sport e profondo conoscitore della F1, analizza la situazione che si è creata fra i vertici della Ferrari, dopo la scomparsa di Sergio Marchionne.

| di Luciano Coda

Pino Allievi è uno dei giornalisti che ha profonda conoscenza della F1 di ieri e di oggi, preciso, sarcastico e analogico. Nella scorsa puntata di Pit Talk, la firma della Gazzetta in rosa, ha  toccato vari punti caldi del GP di Monza appena trascorso, analizzando anche la composizione che la dirigenza Ferrari ha assunto dopo la prematura scomparsa di Sergio Marchionne.

Una confusione generale che ha messo alla porta Raikkonen, favorendo la scelta del francese Leclerc, già nell’aria da molto tempo. Infatti la notizia, che ha avuto conferma ufficiale solo oggi, era stata già annunciata giorni fa da Lapo Elkann, via social, ma subito smentita e ritirata per via di una svista:

La svista di Lapo Elkann, che comunque rimane un membro dell’amministrazione del cavallino, conferma quanta confusione ci sia in pista e in squadra, per la Ferrari. La scelta di Charles Leclerc è anche frutto di questa confusione, legittima, che apre un periodo di assestamento dopo lo shock Marchionne.

Marchionne aveva preso a cuore la gestione della scuderia, occupandosene in prima persona, da buon amante di auto e delle corse:

È come se fosse morto di nuovo Enzo Ferrari. Sergio Marchionne occupava uno spazio molto ingombrante in la Ferrari. Perché a differenza di Montezemolo che preferiva delegare, Lui si è caricato sulle spalle il peso della gestione sportiva: andava alle riunioni tecniche, agli eventi in calendario, partecipava alle riunioni sportive. Alla mancanza di Marchionne servirà un momento di assestamento.

John Elkann ha sostituito Marchionne al vertice massimo della Ferrari come presidente, rimanendo per ora dietro le quinte:

Non mi è sembrato mai un grande fanatico delle corse, ma indubbiamente rimane il proprietario di quel 70/80% dell’industria Ferrari. Come amministratore delegato invece, c’è Louis Camilleri, che fino a ieri si occupava di sigarette. Insomma è gente che deve assestarsi, che deve conoscere l’azienda. La Ferrari è una realtà difficile per tutti, soprattutto per chi non è del settore. Marchionne mi parlava bene di Camilleri, come uomo di finanza, tanto che faceva già parte del consiglio di amministrazione del cavallino. Dal punto di vista finanziario è l’uomo giusto, ma come uomo industria…è un punto interrogativo! Non voglio essere ipercritico, perché Camilleri è stato catapultato in un mondo di cui era a digiuno fino a una settimana fa!

La situazione odierna, con un cambio di vertice forzato e un pilota sostituito, ricorda molto il passaggio di consegne da Montezemolo-Alonso a Marchionne-Vettel. Tutto sempre avvenuto dopo un “tragico” GP di Monza. Sarà il tempo a giudicare.

© F1Sport.it | Luciano Coda