Camilleri presenta il nuovo corso Ferrari a Monza

In questi giorni il nuovo amministratore delegato della Ferrari, Louis Camilleri, ha parlato per la prima volta alle telecamere nelle vesti di nuovo numero 1 della Ferrari. Sui piloti nessuna decisione verrà comunicata a breve ma c’è continuità con la filosofia di Marchionne. 

di Francesco Svelto |

 

E’ stata l’occasione per moltissime persone di conoscere in viso e nelle intenzioni la nuova dirigenza delle Rosse di Maranello. Estimatore del compianto Sergio Marchionne, Camilleri ha rimarcato come le linee guida del manager italo-canadese non saranno stravolte. Anzi, la nuova era di Maranello, già iniziata imprevedibilmente un mese fa circa, sarà all’insegna della continuità col recente passato.

E se vogliamo, razionalmente, non poteva essere altrimenti. Stiamo assistendo alla migliore Ferrari da dieci anni a questa parte e il merito è sicuramente della gestione voluta da Marchionne. Non senza difficoltà e scetticismi, son stati inseriti gli uomini giusti ai posti giusti. Ecco perché rivoluzionare potrebbe risultare deleterio.

Proprio poche ore fa le due Rosse di Maranello hanno monopolizzato tutta la prima fila del GP d’Italia che si disputerà domani sul circuito di Monza. Un risultato che non arrivava da 18 anni, dai tempi di Schumacher e Barrichello. Raikkonen a sorpresa è stato l’autore della pole, Vettel – un po’ sorpreso e amareggiato con se stesso – partirà al suo fianco.

Ed è proprio in fatto di piloti che Camilleri è stato interrogato dagli organi di informazione in questi giorni. L’argomento principe in tal senso è la permanenza o no del poleman di Monza in Ferrari l’anno prossimo. Ebbene, al contrario di qualsiasi tradizione ferrarista che vuole l’annuncio dei piloti proprio in terra brianzola, Camilleri ha fatto sapere che ci vorrà ancora tempo per decidere, data l’importanza della questione.

Questo può far pensare in due differenti direzioni. La prima: dal momento che non ci saranno annunci a Monza, Raikkonen potrebbe restare a Maranello per un’altra stagione (l’anno prossimo il finnico avrà 40 anni). La seconda: dal momento che ci sarà continuità con la filosofia di Marchionne, potrebbe essere che Charles Leclerc possa prendere il sedile della seconda Ferrari l’anno prossimo.

E’ proprio di Marchionne, infatti, il voler spingere il lavoro svolto dalla Ferrari Driver Academy in tal senso. Leclerc è sicuramente la punta di diamante del programma e la sua ascesa (campionato vinto in GP3; campionato vinto in F2; devutto in F1 con la “sua” Alfa Romeo Sauber) è proiettata quasi sicuramente a Maranello. Chissà se già dalla prossima stagione.

E’ pur vero che Vettel potrebbe trovare in Leclerc un compagno più “scomodo” di quanto lo sia oggi Raikkonen. Ed è altrettanto vero che una maturazione definitiva di Leclerc potrebbe avvenire, in maniera più calma, magari affrontando la prossima stagione in Haas, come si sente da qualche tempo a questa parte. Di sicuro è volonta dell’ex AD Ferrari di valorizzare la carriera del monegasco. Quindi il suo approdo in Ferrari potrebbe essere solo questione di tempo.

La prima intervista di Camilleri ha avuto anche un passaggio sulla “guerra” – ormai non più tale – tra Ferrari e Liberty Media. Ricordate le pesanti accuse e le reali minacce di Marchionne di non più di qualche mese fa? Ebbene lo stesso Marchionne era in procinto di sotterrare l’ascia di guerra ma le trattative con FIA e LM le porterà avanti Camilleri. Ed il nuovo manager ha voluto rassicurare in tal senso sull’accordo che a breve le parti raggiungeranno. Non più Ferrari lontana dalla F1 e viceversa, insomma, ma una Ferrari che resta protagonista nella massima categoria calpestando la strada tracciata dal compianto

 

Francesco Svelto