Minardi sulla scelta di Alonso: sensazioni, aneddoti e critiche

Un paio di giorni fa è arrivata la notizia che tanti tra tifosi e appassionati non volevano sentire. Alonso lascia la F1 a fine stagione. Abbiamo intervistato Gian Carlo Minardi, colui che ha permesso il debutto dello spagnolo nella massima categoria.

di Francesco Svelto |

Il manager faentino ci ha raccontato aneddoti, sensazioni personali e non si è trattenuto su chi ha criticato, forse ingiustamente, lo spagnolo specialmente negli ultimi tempi: Massa, Horner e Scheckter.

Gian Carlo, nonostante il mondo della F1 sia fermo per la sua pausa estiva, un paio di giorni fa è arrivata la notizia shock di Alonso e del proseguimento della sua carriera lontano dalla F1. 

  • Era nell’aria. C’è stato questo accanimento nei suoi confronti. E’ stato etichettato come un pilota “sconquassa-team” e questo ha fatto si che non arrivasse l’opportunità giusta. Era quasi inevitabile.

Come mai negli ultimi giorni abbiamo avuto cosi tante persone che si sono scagliate contro di lui? Massa ha detto che in pista ha un caratteraccio. Horner ha ribadito il concetto di pilota che rompe gli equilibri di un team. Quando era con te in Minardi, era davvero cosi?


  • Indubbiamente è un pilota che ha un certo carisma, come tutti i campioni. Lo avevano i vari Prost, Senna, Schumacher… Tutti i piloti di un certo livello hanno le loro caratteristiche e i loro caratteri particolari. Io non posso parlarne altro che bene. Tra noi c’era un bellissimo rapporto, la volontà insieme di far il miglior risultato possibile. E questo mi sembra che sia successo anche in Renault con Flavio Briatore.

  • Il gioco si è rotto quando è andato in McLaren. Il contratto di Fernando è stato sbagliato da chi l’ha fatto. Non si va con un due-volte campione del mondo in un team senza mettere le dovute gerarchie. L’appellativo di “spacca-team” è derivato anche da chi ha gestito questa situazione.

  • Ad ogni modo le due squadre Minardi e Renault possono soltanto che parlare bene di Alonso. Poi ci sono McLaren e Ferrari con le quali Alonso ha avuto qualche “scambio di opinioni” di troppo. Teniamo conto che nel periodo della Ferrari lo spagnolo è arrivato due volte secondo con una macchina che forse non era il top.

  • Poi voglio dire una cosa. Non accetto le critiche da chi non ha lavorato con lui. Massa ci ha lavorato, ha preso la paga e forse parla cosi per questa cosa gli ha dato fastidio. Horner non mi sembra che c’abbia già lavorato. Mi chiedo come faccia ad esprimere certi giudizi. Forse sono quelli che ha letto su carta stampata ma non sempre sono veritieri. Poi ho letto anche di Scheckter, proprio stamattina. Non capisco come faccia un pilota come lui a parlare in questo modo se non facendosi influenzare dalla stampa.

Prosegue a pagina 2. 

 

Francesco Svelto
Francesco Svelto
Non tifo e non simpatizzo squadre e piloti. Amo tutto ciò che è pure-racing a 4 ruote! Nota bene, ho scritto "pure-racing".

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